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Aumenta il gettito delle imposte sui giochi in Italia, ma il boom non si ferma

In Italia aumentano le imposte relative al gioco d'azzardo. È questo che emerge dal dossier del Servizio studi di Camera e Senato sui disegni di legge di Rendiconto dello Stato 2022 e di Assestamento 2023.Secondo i dati raccolti, le entrate extratributarie hanno subito un aumento di 423 milioni di e
Aumenta il gettito delle imposte sui giochi in Italia, ma il boom non si ferma

In Italia aumentano le imposte relative al gioco d'azzardo. È questo che emerge dal dossier del Servizio studi di Camera e Senato sui disegni di legge di Rendiconto dello Stato 2022 e di Assestamento 2023.

Secondo i dati raccolti, le entrate extratributarie hanno subito un aumento di 423 milioni di euro. Tale aumento è dovuto a diversi fattori, ma una parte importante deriva dalle entrate del settore delle scommesse e dei giochi, principalmente lotterie (+718 milioni) Si tratta di un aumento del 76.2% del gettito fiscale rispetto al 2021.

Il settore ludico che ha subito un maggior aumento è quello relativo a «lotterie ed altri giochi», che ha visto un aumento del 28,9%. Diverso il discorso per quel che riguarda il lotto che ha visto una flessione dell'8,3%.

Quello dell'azzardo è dunque un settore in salute che, però, rischia di subire l'ennesima stretta dal governo.

Disturbi da gioco d'azzardo: la riforma fiscale punta sulla prevenzione

La bozza di riforma fiscale che il governo ha messo in piedi comprende diversi punti relativi al gioco d'azzardo. Il testo, infatti, introduce l’obbligo della formazione continua di gestori ed esercenti; il rafforzamento del meccanismo di autoesclusione dal gioco anche sulla base di un registro nazionale; la certificazione degli apparecchi; norme più stringenti per impedire l’accesso alle scommesse sulle gare sportive dilettantistiche ai minorenni per prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e di gioco minorile.

Da capire quanto queste riforme impatteranno sul settore terrestre, quello messo maggiormente in ginocchio dalle ultime riforme e da due anni di pandemia. Il problema della riforma, infatti, è che si concentra principalmente sul settore terrestre, senza tenere conto di come l'Italia stia cambiando dal punto di vista ludico.

La spinta dell'online: 7,1 milioni di conti aperti nel 2022

Nell'ormai lontano 2020, la spesa per il gioco d’azzardo è stata di circa 100 miliardi di euro, con una media pro-capite di oltre 1.600 euro. Questi dati però sono vecchi di tre anni, durante i quali le abitudini di gioco degli italiani sono cambiate, spostandosi verso l'online. Se tre anni fa, infatti, i giochi più diffusi erano slot machine, videolottery e i Gratta & Vinci, oggi sono le scommesse sportive a farla da padrone insieme ai casinò online.

Che il gambling attiri sempre più giocatori è un fatto innegabile, testimoniato anche dai 7,1 milioni di conti di gioco online attivi nel 2022, in crescita di 6,2 punti percentuali rispetto al 2021. Se si pensa che quelli aperti ex novo nel solo 2022 sono stati 4,9 milioni, ci si può rendere conto della portata del fenomeno.

Tra i dati più rilevanti da sottolineare come siano cresciute le scommesse pre-match, che oggi rappresentano il 66% del totale delle scommesse sportive.

Mentra per quanto riguarda i casinò online italiani, da segnalare le ottime prestazioni di Lottomatica (la cui spesa nel mese di giugno è cresciuta del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno) e Snaitech (che ha visto un +2,6% rispetto allo scorso anno.

Come si vede, dunque, quella dell'azzardo è un'industria quantomai viva. Sta al governo riuscire a sfruttarne il trend positivo trovando le giuste misure per preservare le fasce più a rischio.

Natalia Chiaravalloti photo

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Copywriter Gambling Expert

Copywriter specializzata e correttrice bozze. Da quasi 10 anni si occupa di della revisione di contenuti legati al gambling e nell'analisi di casinò online.

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