La testata britannica Sunday Times ha recentemente pubblicato un articolo in cui ha analizzato coloro che hanno ammassato fortune grazie al gaming. In questa «Gaming rich list» sono presenti sia fondatori di aziende di gaming che giocatori.
Imprenditori e sviluppatori più ricchi dell'industria gaming
Al primo posto tra i più ricchi dell'industria del gaming troviamo Igor e Dmitry Bukhman, i fratelli che si celano dietro Township, Fishdom e Homescapes. Il loro patrimonio complessivo è stimato in 12,54 miliardi di sterline.
Nei primi 10 posti troviamo tutti sviluppatori, imprenditori e retailer. Al secondo posto troviamo Herman Narula, l'unico creatore di mondi virtuali nella top ten. Parliamo del co-fondatore e CEO di Improbable Worlds Limited, una società tecnologica multinazionale britannica che realizza dei software di simulazione e che abilita mondi virtuali per videogiochi, organizzazioni di difesa e ambienti metaverse.
Al terzo posto c'è un italiano. Parliamo di Riccardo Zacconi, CEO di King, società che ha fondato nel 2003 e che si distingue per aver sviluppato alcune delle app di giochi più popolari tra il pubblico, come Candy Cruch Saga. Il patrimonio di Zucconi è stato stimato in 410 milioni di sterline.
Da notare che King piazza altri due ricchi in top ten. Parliamo di Mel Morris e Sebastian Knutsson. Il primo si trova al sesto posto con un patrimonio di 312 milioni. Il secondo è nono con 225 milioni di sterline. Il fatto che tre uomini di King siano nella top ten dei più ricchi non è un caso. Infatti, i tre sono coloro che hanno sviluppato la sopra citata Candy Crush Saga, l'app di giochi che vanta oltre tre miliardi di download dal lancio, avvenuto 12 anni fa.
L'unica donna presente in classifica è Wendy Irvin-Braben co-fondatrice, insieme al marito David Bradben (presente anche lui in classifica con la moglie) di Frontier Developments l'azienda che ha ideato la serie di videogiochi spaziali Elite, pubblicata per la prima volta nel 1984. I due hanno un patrimonio stimato di 175 milioni di sterline.
La classifica dei giocatori più ricchi: dominio Youtuber
Se analizziamo i giocatori più ricchi, il primo in classifica è KSI con il gruppo The Sidemen. KSI è sulla cresta dell'onda da più di dieci anni. Noto youtuber, ma anche attore e pugile è tra i fondatori di The Sidemen, gruppo di youtuber e vlogger che produce video di varie sfide. Il patrimonio di Ksi e di Sidemen è di 50 milioni di sterline.
Al secondo posto tra gli youtubers più ricchi troviamo PewDiePie. Lo youtuber, con un patrimonio di 45 milioni di sterline, si piazza al venticinquesimo posto nella classifica stilata dal Sunday Times. PewDiePie è stato il primo youtuber ha raggiungere i 10 miliardi di visualizzazioni il 6 settembre 2015 e tra il 2013 al 2019 è stato lo youtuber con più iscritti al mondo.
Al terzo posto tra gli youtube, ventisettesimo posto complessivo, troviamo Dan TDM con un patrimonio di 40 milioni di sterline. Lo Youtuber è noto per i suoi commenti sui videogiochi. Il suo canale è stato dichiarato uno dei migliori del Regno Unito. Nel 2017, Middleton è stato in cima alla lista di Forbes delle star di YouTube più pagate, guadagnando 12,2 milioni di sterline in un anno.
Robert Watts, ideatore della classifica stilata dal Sunday Times ha dichiarato che «L'industria del gioco nel Regno Unito è diventata una grande storia di successo britannica degli ultimi anni, creando migliaia di posti di lavoro e contribuendo fortemente alla crescita economica».
Se si analizza la classifica, in effetti, si può notare come, quello che fino a poco fa sembrava un sogno, ovvero fare fortuna giocando o creando videogiochi, oggi è realtà.
Anche in Italia ci sono diversi youtubers che sono diventati famosi e ricchi commentando videogiochi. Il più famoso di questi è Mikeshowsha. Partito come commentatori di videogames, ha allargato sempre più il suo range di pubblico. Attualmente il suo canale youtube conta oltre 3 milioni di iscritti. Il patrimonio di Mikeshowsha è stato stimato in 2.08 milioni di euro.
Giocare ai videogiochi su youtube, dunque, se sviluppato bene, può diventare un vero e proprio lavoro.