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Effetto pandemia sul gioco legale: tragici i dati provenienti dal mondo del lavoro

La pandemia ha minato anche le più solide certezze, creando ferite, talvolta molto profonde e visibili ancora oggi. Non è rimasto indenne da questa logica il mondo del lavoro. Secondo i dati Istat, nel primo anno di pandemia le imprese industriali e dei servizi erano 4,3 milioni e hanno generato u
Effetto pandemia sul gioco legale: tragici i dati provenienti dal mondo del lavoro

La pandemia ha minato anche le più solide certezze, creando ferite, talvolta molto profonde e visibili ancora oggi. Non è rimasto indenne da questa logica il mondo del lavoro.

Secondo i dati Istat, nel primo anno di pandemia le imprese industriali e dei servizi erano 4,3 milioni e hanno generato un valore aggiunto inferiore del 10,5% rispetto al 2019.

Il comparto del gioco pubblico è stato particolarmente afflitto dalle restrizioni sanitarie, che hanno condotto alla chiusura dei punti retail e generalisti per quasi metà anno sia nel 2020 sia nel 2021. Fenomeno che, solo nel 2020, ha condotto 195 imprese che operavano nel settore a tirare giù la saracinesca per sempre.

Chiusure, riconversioni, licenziamenti: ecco come la pandemia ha cambiato anche il mercato attuale

Dati alla mano, le imprese fisiche che lavoravano nella raccolta del gioco si sono viste costrette o a cessare l'attività o a riconvertire il proprio business o a ridurre drasticamente il numero del personale.

Cambiamenti che si ripercuotono ancora oggi sulle dinamiche di mercato del gioco pubblico.

Ad avere la peggio sono stati i dipendenti e gli addetti alle varie sale scommesse, sale slot e bingo. Complessivamente, 3.864 persone hanno perso il lavoro, ossia il 5,5% del totale di lavoratori di settore.

Il disastro economico ha causato una reazione a catena che ha influito anche sul fatturato, che è colato a picco. Il calo si attesta sui 2,8 milioni di euro, un danno enorme e assolutamente difficile da ripianare.

Il settore dei giochi ha inoltre registrato perdite in termini di valore aggiunto per una percentuale del 31%.

Gioco online: salva il mercato e lotta contro l'illegale

Lo scenario apocalittico è stato parzialmente compensato dall'aumento del gioco a distanza, che ha risollevato le sorti promuovendo un gioco sicuro e legale.

I 166 giorni di chiusura dei punti fisici nel 2020 hanno in un certo senso obbligato gli utenti a virare verso altri lidi e fortunatamente l'alternativa offerta dai casino online ADM ha in qualche modo attutito il colpo inferto dalle perdite causate dalla pandemia.

Nel 2020, per la prima volta, si è registrato un trend inverso, ossia un aumento del gioco a distanza che lo ha portato al sorpasso della rete fisica.

Volendo quindi vedere il lato positivo, la pandemia, costringendo milioni di persone all'interno delle mura domestiche, ha permesso la riscoperta del gioco online, che ha anche salvato tantissimi giocatori dalle maglie della criminalità, la quale ha approfittato dell'assenza dell'offerta legale per irretire utenti e canalizzarli verso un pericoloso mercato non regolamentato.

Pasquale Giacometti

Ruolo: Redattore

Giornalista pubblicista esperto in calcio e scommesse sportive. Collabora in pianta stabile con la nostra redazione di Gaming Report e con due quotidiani online dedicati al Napoli e al football italiano. Specializzato in podcast, contenuti multimediali e social network.

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