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Gambling, entro il 2019 il settore infrangerà la barriera dei 500 miliardi di dollari

Fin dalla nascita dell'umanità l'uomo ha sempre scommesso, stabilendo una sorta di contratto tra una o più persone per vincere o perdere, cercando di sfidare le leggi del destino che a volte possono essere limitate dall'esperienza e dalla strategia. Anche se le statistiche dimostrano che è praticame
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Gambling, entro il 2019 il settore infrangerà la barriera dei 500 miliardi di dollari

Fin dalla nascita dell'umanità l'uomo ha sempre scommesso, stabilendo una sorta di contratto tra una o più persone per vincere o perdere, cercando di sfidare le leggi del destino che a volte possono essere limitate dall'esperienza e dalla strategia. Anche se le statistiche dimostrano che è praticamente impossibile lanciare in aria una moneta 24 volte e ottenere sempre il medesimo risultato, la gente continuerà a scommettere nel tentativo di abbattere le barriere della logica. Alcune cifre, rese note nel mese di giugno 2016, dimostrano quanto il gambling sia divenuto un fenomeno di dimensioni globali.

Italia: boom del gioco online. 1,56 milioni hanno piazzato almeno una giocata nel 2015

Il processo di legalizzazione del gioco online nel nostro paese ha avuto inizio nel luglio 2011: questa prima fase di regolamentazione ha riguardato i giochi da tavolo, i ‘gratta e vinci’, le lotterie e le scommesse sportive online. Grazie alla regolamentazione AAMS i casinò online hanno potuto munirsi di una regolare licenza e cominciare a operare nel nostro paese. Ma non ci si poteva limitare ai giochi da tavolo e a poco altro. Bisognava andare oltre. Le aziende che operano nell’industria del gioco e le associazioni di settore hanno però continuato a premere sull’acceleratore, fino a che nel dicembre del 2012 sono diventate legali anche le slot machine nella loro versione online. C’era infatti un’evidente contraddizione nel fatto che le slot machine fossero normalmente presenti nel bar e nei negozi di tabacchi, ma non potessero essere legalmente raggiunte via internet. Così, ecco che questo altro importante passo è stato fatto. In seguito è toccato al poker cash e al poker con buy in fisso.

Il 2015 è stato un anno d’oro per il segmento del casinò online. La spesa dei giocatori (cioè la differenza tra quanto giocato e quanto tornato sotto forma di vincite) è stata infatti l’anno scorso di 327,5 milioni di euro, un dato in crescita del +31,2% rispetto ai 249,6 milioni del 2014, in un anno in cui peraltro non ci sono state importanti manifestazioni sportive estive. Sono, invece, 1,56 milioni gli italiani che hanno piazzato almeno una giocata nel 2015.

Gambling World, una raccolta di 460 miliardi di dollari. Australia leader dei perdenti

A livello globale, se rapportati ai bilanci della sola Italia, i dati sulla spesa e raccolta del gioco d’azzardo sono siderali. Gli appassionati investono annualmente oltre 460 miliardi di dollari in diversi categorie di giochi come casinò, lotterie e scommesse e gioco online, ma solo una minuscola parte dei gamblers riesce a incassare premi consistenti. Nel 2015 il mercato ha mostrato un rallentamento per i cali di gioco d'azzardo di Macao. Tuttavia, si prevede che entro il 2019 il settore del gioco globale si avvicinerà alla cifra di 525 miliardi di dollari.

Secondo uno studio condotto dalla rivista The Economist, in collaborazione con la società di consulenza H2 Gambling Capital, gli australiani sono i giocatori più sfortunati del pianeta, poiché il gioco sottrae loro circa 1.100 dollari per abitante all’anno. Più della metà di quei soldi (circa 590 dollari), gli australiani la investono nelle slot machine, seguite dai casinò con 200 dollari, 100 dollari in giochi interattivi online e il resto in vari giochi da tavolo e scommesse.

Secondo lo stesso report, gli australiani sono seguiti dalla sfortuna dagli abitanti di Singapore, dove si perdono in gioco d'azzardo 1040 dollari pro capite all'anno; seguono gli Stati Uniti con una perdita annuale di 590 dollari per abitante all'anno. I restanti sette paesi con i più alti livelli di perdite di gioco sono Irlanda (603 dollari), Finlandia (585), Nuova Zelanda (555), Italia (490), Regno Unito (462), Norvegia (450) e Canada ( 449).

Las Vegas, la regina delle slot machine

Las Vegas è la città con il maggior numero di slot machine per abitante (circa una ogni otto persone). MGM Grand Casino è in cima alla lista con 3500. Le slot individuali e progressive presentano tagli da 1 a 1000 di dollari, con pagamenti fino a 1 milione. Il Bellagio ha 2.300 slot machine nella sue sale da gioco e durante i tornei di slot i partecipanti possono vincere premi per un valore tra i 100.000 e gli oltre 2 milioni; terzo posto per il Mandalay Bay con oltre 2.000 macchinette in tagli che vanno da 1 centesimo a 100 e pagamenti fino a 1.000.000 di dollari.

Nella città del peccato, i circa 40 milioni di visitatori che ogni anno la popolano, spendono circa 42.000 milioni di dollari, incredibile.

Il mercato globale del gioco, secondo il rapporto Global Gambling Report, nel 2015 si è aggirato sui 460 miliardi di dollari,

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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