Il gioco pubblico continua ad essere in prima fila nella prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. A questo riguardo, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha pubblicato una determinazione direttoriale firmata dal Direttore Giochi, Mario Lollobrigida. Qui sono contenute linee guida dettagliate per i concessionari. Queste ultime si basano su un quadro normativo europeo e italiano già consolidato.
Quali sono i nuovi obblighi dei concessionari?
In base alla guida redatta dall'ADM per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo, è fondamentale che i concessionari si adoperino per identificare i giocatori. Tale identificazione è ritenuta obbligatoria per vincite pari o superiori a 2.000 euro e in presenza di comportamenti sospetti. Inoltre, i concessionari dovranno analizzare i profili di rischio dei giocatori in modo accurato. Lo scopo è quello di discernere i comportamenti normali da quelli potenzialmente fraudolenti.
L'ADM ha anche posto delle regole riguardo cosa devono valutare i concessionari. In particolar modo, dovranno fare attenzione ad alcune tipologie di gioco (dato che, ad esempio, le VLT si prestano più di altri ad essere manomesse) e alle aree geografiche a più alto rischio di criminalità. Una volta effettuata questa analisi, sarà obbligo degli operatori segnalare le operazioni sospette all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF), seguendo rigorosi protocolli di sicurezza.
La mancata adozione delle misure previste comporta sanzioni severe, compresa la revoca delle concessioni.
Per valutare che i concessionari rispettino tali obblighi, l'ADM effettuerà controlli periodici, notificando eventuali infrazioni alle autorità competenti.
ADM blocca oltre 10.200 siti illegali
Recentemente, l'ADM ha comunicato l’inibizione di 177 nuovi siti internet e l’immediato ripristino della connessione alla rete internet del sito www.online-casinos.com.
Questa azione va a inserirsi in un controllo serrato che l'organismo ha adottato nei confronti del settore online. Lo scopo è, ovviamente, quello di combattere il settore dell'illegalità che attualmente ha un mercato da 20 miliardi annui e che sia proprio nell'online la sua maggior fonte di reddito, con il 75% del fatturato complessivo del settore. Si tratta di un importo pari a quasi il 18% del totale complessivo del gioco legale.
Negli ultimi anni ADM ha inibito l'accesso dal suolo italiano ad oltre 10.200 siti di gioco illegali che prima erano facilmente accessibili, nonostante privi di regolare licenza, agli utenti italiani.
I rischi del gioco illegale sono duplici. Da una parte, infatti, attirano i giocatori con bonus allettanti e facili vincite, finendo per amplificare eventuali disagi sociali, dall'altro alimenta la criminalità, creando nel contempo un danno alle casse dell'Erario.
Il Governo spera che con il nuovo Decreto sul gioco online si riesca a debellare maggiormente quello che è un vero e proprio cancro, ma la realtà è che i numeri di questo settore sono aumentati in seguito al Decreto Dignità. Togliendo, infatti, la possibilità ai siti legali di fare pubblicità, si è lasciato i consumatori in balia di internet, con ciò che inevitabilmente ne consegue.
Per questo motivo sono in molti a chiedere la cancellazione di una legge che ha fatto solo danni e continua a farne. Senza una comunicazione adeguata, l'ADM dovrà fare un lavoro doppio per debellare la piaga del gioo illegale.