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Gioco sotto controllo, c'è speranza per un riordino e per l'aggiornamento della normativa

Con l'avvento della pandemia il settore del gioco, così come tanti altri, ha subito il peso del lockdown prolungato ed è andato in contro alla crisi. Le forti limitazioni imposte dal governo Conte I hanno fatto sì che il gioco legale si arrestasse a tempo indefinito (consulta qui le perdite del sett
Gioco sotto controllo, c'è speranza per un riordino e per l'aggiornamento della normativa

Con l'avvento della pandemia il settore del gioco, così come tanti altri, ha subito il peso del lockdown prolungato ed è andato in contro alla crisi. Le forti limitazioni imposte dal governo Conte I hanno fatto sì che il gioco legale si arrestasse a tempo indefinito (consulta qui le perdite del settore). Questa situazione, come sottolineato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha portato ad un aumento della fruizione del comparto illegale. Dopo numerose sollecitazioni e varie manifestazioni indette nel corso degli ultimi mesi, a giudicare dagli ultimi sviluppi sembra ci siano finalmente speranze concrete per un riordino generale della normativa e delle regole del settore.

Riordino ma non solo: al centro del dibattito il futuro del gioco

Questi sviluppi non riguardano solamente il tema del riordino, ma anche quello del contrasto alla dipendenza. Un esempio è il decreto recentemente firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, voluto allo scopo di istituire un regolamento nazionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette da gioco patologico. In particolare, verranno adottate “linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d'azzardo patologico”, linee guida che interesseranno non solo il comparto terrestre, ma anche la rete dei migliori casino online italiani autorizzati. Saranno poi le Regioni a mettere in pratica queste disposizioni tramite l'integrazione dei servizi pubblici e strutture private, enti del Terzo settore e le associazioni locali di auto-aiuto.

Le raccomandazioni dell'Osservatorio per il contrasto alla dipendenza da gioco

Tuttavia, negli ultimi giorni sono sorte anche nuove difficoltà in seguito alla pubblicazione di un documento elaborato dall'Osservatorio al fine di contrastare la dipendenza grave. Esso contiene raccomandazioni per l'adozione di misure urgenti e restrittive delle attività che offrono gioco pubblico legale. Una sorta di consigli, che si basano su delle presunte analisi effettuate dall'Osservatorio stesso, le quali attesterebbero un incremento preoccupante del gioco patologico in seguito alla riapertura delle imprese del comparto dopo il lockdown.

Viene quindi chiesto alle regioni di adottare misure a tutela della salute pubblica, benessere sociale e familiare, poiché la ripresa delle attività delle sale da gioco e scommesse potrebbe avere “un impatto negativo sulla condizione di salute di persone sia con pregressa dipendenza sia di quelle più esposte a tale comportamento eccessivo”. Come riportato in anteprima sul portale GiocoNews.it, si suggeriscono ad esempio ispezioni preventive, una rimessa in funzione graduale dei sistemi e sportelli di distribuzione previe verifiche dell'Asl, obbligo di interruzione a intervalli programmati (con pause non rinunciabili) delle operazioni di vendita di gioco e di funzionamento degli apparecchi automatici.

Queste raccomandazioni non sono state accolte positivamente da Acadi (l'Associazione dei concessionari italiani), la quale ha tenuto a ricordare che “le attività e gli esercizi che operano nel settore del gioco sono già soggetti a controlli regolari da parte delle Autorità e sono pronte a ogni verifica sanitaria sia prevista dalla legge”. Una posizione simile è stata presa dall'associazione As.tro, la quale denuncia un “attacco strumentale al settore” e sta attualmente prendendo provvedimenti per inviare al Ministero della Salute un'istanza al fine di valutare la fondatezza delle analisi condotte dall'Osservatorio.

Come se non bastasse, altri dubbi e preoccupazioni stanno sorgendo tra gli operatori di gioco in merito all'applicazione del green pass. Il Governo sta valutando di rilasciarlo solo al termine del ciclo vaccinale, in particolare dopo il quattordicesimo giorno dalla seconda dose, test diagnostico o la guarigione infrasemestrale, e sarà necessario per accedere a tutti i luoghi nei quali si presenta un rischio di assembramento. Inoltre, c'è l'intenzione di potenziare la campagna di prevenzione mediante l'identificazione di tutti coloro i quali non hanno ancora ricevuto l'immunizzazione.

Entro il 21 luglio si riunirà la cabina di regia del Governo per redigere la lista dei luoghi ed eventi a cui si potrà accedere solo mediante Green Pass. Manca ormai poco per conoscere quale sarà il destino dei luoghi da gioco.

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Pasquale Giacometti

Ruolo: Redattore

Giornalista pubblicista esperto in calcio e scommesse sportive. Collabora in pianta stabile con la nostra redazione di Gaming Report e con due quotidiani online dedicati al Napoli e al football italiano. Specializzato in podcast, contenuti multimediali e social network.

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