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Gioco d'azzardo online, le linee guida non bastano a regolamentare gli stati membri

L’European Gaming and Betting Association ha commissionato alla City University London una ricerca che si è posta l’obiettivo di verificare il grado di protezione dei giocatori d’azzardo online da parte dei Paesi membri dell’UE. Dalla ricerca è emerso che solo l
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Gioco d'azzardo online, le linee guida non bastano a regolamentare gli stati membri

L’European Gaming and Betting Association ha commissionato alla City University London una ricerca che si è posta l’obiettivo di verificare il grado di protezione dei giocatori d’azzardo online da parte dei Paesi membri dell’UE. Dalla ricerca è emerso che solo la Danimarca ha applicato integralmente la direttiva comunitaria sulla tutela del consumatore per il gioco online, mentre gli altri Paesi hanno applicato solo in parte le linee guida indicate dall’Europa.

L’Italia si è dimostrata uno dei Paesi più attenti alla tutela del consumatore e che vanta una legislazione attenta ai giocatori specialmente per quanto riguarda i principi di esclusione o auto-esclusione dai siti di gioco online, come avviene con successo nei migliori casino online AAMS. L’unico neo riguarda l’assenza di un sistema che invia direttamente i nominativi esclusi dai siti alle ASL o ai numerosi gruppi di sostegno presenti sul territorio o che impedisca la registrazione ai nomi segnalati dalla ASL, per il resto dei criteri invece l’Italia si posiziona in ottima posizione rispetto agì altri Paesi UE.

Uno dei criteri di tutela della sicurezza per il giocatore che rischia di diventare un soggetto patologico è senza dubbio la verifica dell’identità attraverso ADM in un tempo massimo di trenta giorni per chiunque apra un conto di gioco oltre al fattore dell’auto-esclusione che può avere una durata di trenta o sessanta giorni o può addirittura essere permanente. In Italia, oltre che in Finlandia, Germania, Grecia e Malta, è consentito agli operatori stessi di escludere giocatori che assumono comportamenti dannosi violando le norme di responsabilità sociale. L’esclusione può essere revocata, ma non prima che siano trascorsi sei mesi di tempo, questo criterio vale in Italia così come in Lituania, Romania, Slovacchia e Spagna. Nel report è anche riportato l’obbligo per gli operatori del gioco online di inserire nel proprio sito un elenco consultabile di tutte le associazioni alle quali è possibile rivolgersi per chiedere aiuto o sostegno per tutti i soggetti che si autoescudono, elenco presente in piattaforme leader come Starvegas Casino e StarCasino.

Ma nonostante l’Italia si sia distinta per l’adozione di diversi criteri a tutela dei consumatori, questo non si può dire per tutti i Paesi membri. A tal proposito Maarten Haijer, segretario dell’Egba, ha commentato i risultati della ricerca esprimendo il suo malcontento dovuto al fatto che essendo le leggi per la tutela del consumatore del gioco d’azzardo online, leggi nazionali, non esiste un trattamento univoco e questo non può essere positivo visto che in rete non esistono confini è un cittadino di un Paese può utilizzare piattaforme di altri Paesi per giocare d’azzardo. Addirittura non in tutti gli stati membri è obbligatorio creare un account per giocare online col conseguente rischio che anche minorenni o giocatori problematici possano facilmente accedervi. Si auspica pertanto che il Parlamento Europeo prenda coscienza dell’assoluta inefficacia dell’indicazione di semplici linee guida ed emani un provvedimento che debba essere rispettato egualmente da tutti i Paesi membri dell’Unione Europea al fine di fornire un alto livello di tutela dei giocatori d’azzardo online.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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