Las Vegas ha un serio problema col gambling: i giovani non giocano. Mentre l’intrattenimento in generale è in piena espansione - la città ha ricavato 27 milioni di dollari dal turismo nel 2013 – il gambling stenta a decollare in quella fascia di età compresa tra i 21 e il 25 anni. Lo sviluppatore Darion Lowenstein, ha recentemente dichiarato che i giovani praticamente non toccano le slot machine e quando vanno a Las Vegas è solo per bere o ballare nei club.
Le slot machine, che esistono in diversissime varianti dal lontano 1890, sono state al centro degli interessi dei gamblers per più di 50 anni. E’ possibile che le famigerate macchinette con rulli, leve e pulsanti, abbiano perso il loro splendore e il loro fascino? "Quando il livello di interazione massimo consiste nel tenere premuto un pulsante per 6 secondi", spiega Lowenstein , "il gioco può protrarsi per diverso tempo, ma senza suscitare interesse tra i giocatori”.
Gli sviluppatori dei giochi dedicati al gambling credono di avere la soluzione per convincere la generazione del nuovo millennio, ovvero aumentare l’interazione tramite la gamifications e eliminare l'elemento di casualità a qualsiasi livello che è possibile.
La regolamentazione dei giochi ibridi
Lo stato del Nevada ha aperto una nuova strada con l’approvazione di una legge (denomenita SB9) , per la regolamentazione e diffusione di questi giochi ibridi. Esperti come Lowenstein - la cui credibilità come sviluppatore include esperienze con Rockstar, Electronic Arts e Activision, prima di dedicarsi alle console per i telefoni cellulari – credono fermamente in questa nuova strategia. Lowenstein lavora attualemente a Gamblit Gaming, creatore di giochi come Police Pooches vs. Zombie Cats In Time, Lucky Words, and Raze. I giochi potrebbero essere basati sulle storie reali di Angry Birds, Words with Friends e Risk, ma la svolta è che si potrebbero scommettere soldi veri su ognuna di esse. Allo stato attuale queste tipologie di giochi si possono riprodurre solo sui dispositivi mobili nel Regno Unito
Nel caso in cui la Legge venisse adottata anche da altri stati federeali e naziono, nei prossimi anni si potrebbe puntare o scommettere anche su una moltitudine di giochi arcade, ma “Non si tratta di passare da una slot machine a Call of Duty, dove centrando tutti gli obiettivi si guadagnerebbero un sacco di soldi. Gli operatori di casinò non vogliono orde di giocatori all’entrata. Preferiscono di gran lunga l’online, soprattutto quando l’offerta online è rappresentata un Candy Crush gamblificato", continua Lowenstein.
La prima generazione di giochi d'azzardo aveva due obiettivi : sfornare social gaming in grado di mettere contro due o più amici su facebook e monetizzare le loro sfide su desktop e mobile. Il secondo obiettivo era quello di evitare versioni in stile Zinga.
Il futuro del gambling versione arcade
Nel prossimo futuro è plausibile che ci imbatteremo in giochi di abilità con payback crescente al passaggio di ciascun livello con differenti livelli di difficoltà. Tale tendenza potrebbe esplodere come già la storia del gambling ci ha insegnato. Alle World Series of Poker del 1980 il numero dei partecipanti sfiorava le 100 unità. Nella prima decade del terzo millennio, periodo di massimo splendore di Texas Hold 'Em , il numero di giocatori è cresciuto a oltre 8.000 unità.
Lowenstein crede fermamente che potremmo vedere console con disponibili un’ampia varietà di giochi d'azzardo, o versioni arcade per adulti di giochi già molto popolari su dispositivi portatili. Milioni e milioni di download dagli store sono dati impressionanti, senza dubbio, ma l’esperienza arcade del grande schermo avrà ancora un certo prestigio per gli sviluppatori che hanno speso i loro anni di formazione nelle sale giochi. Giochi di questo tipo potrebbero decollare sul mercato e l’interesse già dimostrato da grande aziende come Gamblit Gaming’s e eSport potrebbe dare l’inizio ad una nuova alba del gioco d’azzardo basato su must dell’arcade Street Fighter e Mario Kart .
Sarà una scelta amarcord, ma allo stesso tempo incentrata sui soldi. Una scelta finalizzata a rendere meno statiche le slot machine. “Sarebbe un’esperienza fantastica vedere la versione di Mario Kart completamente gamblificata”, ha concluso Lowenstein.