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Il Governo programma la Legge Delega per il riordino del settore giochi

Massimo Bitonci, sottosegretario della Lega all'Economia, in VI Commissione Finanze alla Camera ha ribadito che la predisposizione di un disegno di legge delega per l'annosa questione del riordino complessivo del settore giochi è in fase di ultimazione. Col riordino si punterà, nelle intenzioni, a d
Il Governo programma la Legge Delega per il riordino del settore giochi

Massimo Bitonci, sottosegretario della Lega all'Economia, in VI Commissione Finanze alla Camera ha ribadito che la predisposizione di un disegno di legge delega per l'annosa questione del riordino complessivo del settore giochi è in fase di ultimazione. Col riordino si punterà, nelle intenzioni, a definire un quadro di regole chiare e precise per tutti in materia di gioco e di tutela della salute del giocatore. Con il documento in preparazione, riferito al settore del gioco pubblico, si chiede di conoscere in che tempi sarà possibile una riforma del settore, per migliorare anzitutto lo status di sicurezza e salute dei giocatori a fini di ordine pubblico.

Bitonci ha risposto con fermezza nello stesso modo anche a Silvia Fregolent, deputata del Partito Democratico che aveva mosso una interrogazione alla Camera in Commissione Finanze.

Il Governo giallo-verde, con l'introduzione e l'entrata in vigore del Decreto Dignità, aveva previsto, in un semestre, una riforma complessiva del settore gioco pubblico, per eliminare definitivamente le paure e i rischi connessi ai disturbi derivanti dall'azzardo, dall'illegale e dalle frodi, soprattutto a danni dell'erario, per garantire così una non variazione sulle entrate. Ma nella «Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018» il Governo, per completare la manovra di bilancio 2019-2021, ha dichiarato, tra i «collegati» alla decisione di bilancio, anche il «Disegno di legge delega di riordino del settore dei giochi», superando, quanto indicato nel decreto-legge Dignità.

Continua Bitonci, nel suo intervento: “In proposito, si ricorda che l'articolo 1, comma 936, della Legge di stabilità per il 2016 ha previsto che: «Entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell'ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età. Le intese raggiunte in sede di Conferenza unificata sono recepite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti». L'intesa è stata raggiunta il 7 settembre 2017. Peraltro, la legge n. 205 del 27 dicembre 2017, all'articolo 1, comma 1049, ha previsto che, «al fine di consentire l'espletamento delle procedure di selezione di cui ai commi 1047 e 1048 - vale a dire le procedure di gara in materia di scommesse e di Bingo - le regioni adeguano le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico all'intesa sancita in sede di Conferenza unificata in data 7 settembre 2017». Allo stato, non risulta che le regioni abbiano fino ad ora adeguato le proprie leggi alla citata intesa”, ha continuato. “In ultimo, per quanto concerne l'avvio di un «proficuo confronto tra gli attori direttamente interessati alla complessiva riforma del settore dei giochi pubblici», si osserva che è in fase di ultimazione la predisposizione di un disegno di legge delega per il riordino complessivo del settore dei giochi che punta a definire un quadro di regole chiare e precise per il gioco ed a rafforzare la tutela della salute del giocatore".

La deputata PD ha ringraziato il Sottosegretario pur non ritenendosi soddisfatta per la risposta, dal momento che si tratta di una soluzione tecnica che nulla dice in merito alle tempistiche di emanazione di provvedimenti ancora attesi: “Il quadro normativo attuale è talmente complesso che due regioni come Piemonte ed Emilia Romagna hanno regolato il settore attraverso norme completamente diverse”. La Fregolet ha poi anche segnalato anche che a Torino, sua città di residenza, la Guardia di Finanza ha recentemente individuato una truffa multimilionaria realizzata tramite le slot machine: la cosa, a suo parere, in assenza di una normativa reale e definita, va solo a discapito delle imprese oneste che si trovano alla mercé del crimine organizzato. Ha poi concluso la Fregolet: “Accolgo positivamente la notizia che sia in fase di ultimazione la predisposizione da parte del Governo di un disegno di legge delega per il riordino complessivo del settore dei giochi, ma vorrei avere ulteriori indicazioni circa i tempi di attuazione. C'è bisogno infatti di una legge quadro che definisca regole chiare e precise in modo che, successivamente, le regioni possano regolare il settore attraverso la normativa di dettaglio. Dichiaro quindi la mia disponibilità e quella del Partito Democratico a contribuire alla definizione della citata riforma”.

Natalia Chiaravalloti photo

Natalia Chiaravalloti

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Copywriter specializzata e correttrice bozze. Da quasi 10 anni si occupa di della revisione di contenuti legati al gambling e nell'analisi di casinò online.

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