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L'Italia che azzarda: dati, bilanci e proiezioni finali del 2015

La spesa netta degli italiani nel 2015 sarà di circa 16,8 miliardi di euro contro i 17,5 miliardi dell'anno precedente, in calo del 3,6%. Cresce invece la raccolta complessiva del settore giochi che si attesta intorno agli 88 miliardi di euro contro gli 84,2 del 2014. Questa apparente antinomia poss
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Giada Benazzi
18 dic 2018
L'Italia che azzarda: dati, bilanci e proiezioni finali del 2015

La spesa netta degli italiani nel 2015 sarà di circa 16,8 miliardi di euro contro i 17,5 miliardi dell'anno precedente, in calo del 3,6%. Cresce invece la raccolta complessiva del settore giochi che si attesta intorno agli 88 miliardi di euro contro gli 84,2 del 2014. Questa apparente antinomia possiede tuttavia una spiegazione tecnica: a crescere sono stati infatti quelle categorie di giochi dal payout - ossia la percentuale che viene restituita ai giocatori sotto forma di vincite - particolarmente elevato, in particolare le Vlt per il gioco fisico e le scommesse sportive, il poker e i giochi dei casinò online AAMS per l’online, che hanno percentuali di ritorno in vincita superiori al 90%, con punte del 97%. Il peso di queste giocate ha pertanto influito sulla spesa finale complessiva che proprio per l’alto numero di vincite è calata rispetto al 2014.

Secondo le stime elaborate nei giorni scorsi da Agimeg gli apparecchi da intrattenimento (new slot e vlt) dominano ancora le scene con oltre 9,4 miliardi di euro (il 56% della spesa totale), ma il totale è in calo dell’1,7% rispetto ai 9,6 miliardi del 2014. Se la spesa nelle new slot ha sfiorato i 6,7 miliardi (+3,7%), quella nelle Vlt è scesa del 12,8% assestandosi 2,78 miliardi.

Slot machine, il numeri del parco macchine nel nostro Paese

In Italia sono attualmente in funzione 340.785 new slot, le classiche slot che si vedono in bar e tabacchi, e 51.971 videolottery, le macchinette 2.0 capaci di erogare premi fino a 500mila euro e autorizzate solo in ambienti dedicati. Sono inoltre state censite altre 34.077 slot ricoverate nei magazzini. È questo il valore del parco macchine al momento nel Paese.

New Slot: numeri e distribuzione provincia per provincia

Analizzando il numero di apparecchi in esercizio provincia per provincia, sul gradino più alto del podio c’è Roma con 21.005, seguita da Milano con 15.723 apparecchi e Napoli con 14.804. In fondo alla classifica troviamo Enna con 516, Ogliastra con 365 e fanalino di coda, Pesaro, con solo 85 slot machine.

Il concessionario che conta la maggior rete di new slot è Lottomatica Videolot (58.888 awp) seguita dagli altri colossi Snai, Cogetech e da Bplus (54.296 slot). Sempre per quanto riguarda le new slot, considerando però solo le macchine in uso, Sisal Entertainment controlla 32.931 macchine; Gamenet 30.869; Hbg Connex 30.528; Admiral Gaming Network 22.562; Codere Network 17.959; Cirsa Italia 13.261; Intralot 10.266; NetWin Italia 7.506; NTS Network 6.419.

Vlt: numeri e distribuzione provincia per provincia

Complessivamente in Italia sono presenti 51.939 vlt installate in 4.864 sale da gioco. In questo caso le tabelle ministeriali riportano una suddivisione in province: la Lombardia detiene il primato 9.798 apparecchi e 804 sale sul territorio; seguita da Lazio con 6.480 macchine in 538 sale ed Emilia Romagna con 5.215 apparecchi in 431 sale. Le tre regioni con meno vlt presenti sono Molise con 258 apparecchi in 29 sale, Basilicata con 270 macchine in 37 sale e la Valle d’Aosta con 105 macchine in 8 sale

Per quanto riguarda le vlt, i maggiori operatori sono Lottomatica Videolot (11.091 vlt in 781 esercizi) Snai-Cogetech (9.871 vlt in 1.267 esercizi) e Gamenet (7.325 macchine in 657 locali). Seguono Bplus (5.982 vlt in 468 esercizi); Sisal Entertainment (5,239 macchine in 635 locali), Hbg Connex (4.688 macchine in 454 locali); Admiral Gaming Network (2.676 macchine in 178 locali) Cirsa Italia (2.546 machcine in 228 locali), Codere Italia (1.442 macchine in 59 esercizi) Nts Network (496 machcine in 39 locali) Netwin Italina (336 apparecchi in 36 locali), Intralot Gaming Macines (279 macchine in 62 esercizi).

Fine 2015: 15mila punti scommesse operativi e 5mila illegali

Attualmente, il totale dei diritti attribuiti sulla rete legale dei giochi, che offrono scommesse sportive e/o ippiche, mediante negozi che effettuano prevalentemente attività di gioco (negozi) ovvero che effettuano prevalentemente altre attività (corner) è di circa 17.000 (di cui 2.196 emersi ai sensi dell’articolo 1, comma 643, della legge n. 190 del 2014). I punti vendita operativi sono circa 15.000. Detta differenza è determinata, in gran parte, dalla presenza di corner che possono offrire esclusivamente gioco ippico, attualmente di scarsa attrattività e redditività ma che potrebbero, in qualsiasi momento, tornare operativi allorquando potessero offrire anche scommesse sportive, come prevede la norma in esame per la nuova gara. Inoltre, sul territorio insistono circa 5.000 punti che offrono scommesse sportive e ippiche privi di concessione e non collegati al totalizzatore nazionale”. La conferma viene direttamente dal sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, intervenuto recentemente in commissione Finanze all’interrogazione parlamentare del deputato Paglia (Sel), con cui chiedeva di conoscere il numero delle slot e delle vlt attualmente installate nel nostro Paese.

La legge di Stabilità 2016, attualmente all’esame della Camera dei deputati, prevede in vista della scadenza delle concessioni, l’attribuzione con gara da indire dal 1 maggio 2016, di 10.000 agenzie e 5.000 corner, di cui fino a un massimo di 1.000 tra bar e tabacchi: “si tratta di punti vendita fisici che non rappresentano nuovi punti di scommesse in quanto andranno a sostituire i punti vendita oggi esistenti (che, peraltro, da 17.000 diminuiranno a 15.000). Nei punti di vendita fisici non è consentito il gioco on line”, ha spiegato Zanetti. Per quanto riguarda la spesa per il gioco, “va precisato che l’importo di 84,5 miliardi di euro si riferisce alla raccolta registrata nell’anno 2014. Tuttavia, la spesa è determinata sottraendo dalla raccolta le somme restituite in vincite, che ammontano mediamente all’80 per cento della raccolta stessa. Pertanto, la spesa per il gioco, da contrapporre, eventualmente, alla spesa complessiva delle famiglie, è pari a circa 17 miliardi di euro e non a 85,45 miliardi di euro”.

Dal report pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, relativo ai primi dieci mesi del 2015, è emerso che le scommesse sportive giocate in agenzia hanno toccato gli 1,2 miliardi. Napoli resta in vetta alla classifica delle città italiane dove si è giocato di più, con 379.746.191,75 euro, seguita a ruota da Roma con 168.271.838 euro e da Milano con 128.911.854 euro

Sul fronte dell’ippica le scommesse in agenzia hanno raggiunto circa 45 milioni di euro da gennaio a ottobre. Questa volta è Milano la città con il maggior numero di giocate, toccando i 7.006.270 euro. Napoli medaglia d’argento a 6.439.532 euro e Roma di bronzo con 6.290.266 euro.

La Campania occupa la prima piazza assoluta nel campo del gioco online. Secondo dati Agimeg, nella regione del Vesuvio si sono registrate il maggior numero di puntate su piattaforme AAMS con il 18% riferito alle giocate in rete nazionali, seguono nella top ten Lombardia (12%), Sicilia (11%), Lazio e Puglia (entrambe al 10%).

Lotta alle scommesse illegali: accordo storico

Essa (European Sport Security Association) e il provider Perform Group hanno firmato un accordo per lo scambio di informazioni su flussi anomali di scommesse. La collaborazione tra i due colossi è finalizzata alla lotta del match fixing - battaglia contro la manipolazione delle partite e degli eventi sportivi - attraverso una sofisticata interpolazione dei dati per ottimizzare la rilevazione e l’analisi delle attività sospette nelle scommesse sportive. “Crediamo che i dati di qualità e la condivisione di informazioni possano avere un impatto significativo nel rafforzare l'integrità degli eventi sportivi e siamo impegnati a lavorare con quelli che condividono la nostra visione", afferma Matthew Drew, direttore di integrità e sicurezza a Perform Group, che lavora a stretto contatto con molti dei principali detentori al mondo di diritti sportivi e società di scommesse regolamentate AAMS.

Entrate erariali dai giochi crescono dello 0,9% nei primi 10 mesi dell'anno

Crescono ancora le entrate erariali relative dai giochi, come riporta il Bollettino diffuso nelle scorse settimane dal Ministero delle Finanze. Le entrate relative ai settore dei giochi includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette: in valore assoluto risultate pari a 8.791 milioni di euro. Considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 8.544 milioni di euro (+76milioni di euro, pari a +0,9%). Il Lotto cresce del 6,9%, per un totale di 5.222 milioni (i proventi sono considerati al lordo delle vincite); da slot e altri apparecchi, le entrate tributarie ammontano a 2.882 milioni (-7%), in calo anche le altre attività di gioco che in nove mesi hanno totalizzato entrate per 255 milioni (-15,9%). Guardando complessivamente ai primi 10 mesi dell'anno le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 301.137 milioni di euro, con un aumento del 3,4% (+9.862 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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