In seno al Westminster Media Forum ha preso la parola Ian Angus, membro della Gambling Commission, presentando un report dal titolo "Regolamentazione, riforma e futuro dell'industria del gioco d'azzardo".
Angus ha sottolineato come, in Gran Bretagna, il gioco sia soprattutto sicuro, equo e senza crimini. Quantomeno è questo l'impegno decennale della Gambling Commission, che da tempo si batte per un gioco che sia soprattutto intrattenimento. E per bocca di Angus sono venuti fuori i risultati di un lavoro lungo e certosino.
Fino a marzo 2022, il gioco in UK ha totalizzato 14,1 miliardi di sterline. Da marzo a dicembre dello stesso anno circa il 44% degli adulti britannici ha partecipato ad un'attività di gioco. Numeri che risentono ancora in larga parte delle scosse della pandemia ma i dati sono simili a quelli di inizio 2020.
Angus ha sottolineato come il gioco fisico abbia continuato il suo percorso di ripresa, tornando al 28% di partecipazione e superando di nuovo l'online, fermo al 27%. In Inghilterra, la rete online non attecchisce ancora come altrove, come testimoniano gli ultimi dati relativi al gioco online in Italia. Ma le percentuali parlano di un mercato maturo ed in crescita, soprattutto dal punto di vista della competitività.
Il punto forte del gioco britannico sono proprio gli operatori, verso i quali è sempre proiettata l'azione della Gambling Commission: migliorare gli operatori significa migliorare il settore, una filosofia simile a quella che esiste tra ADM e casinò online italiani. Anche in questo senso i cambiamenti degli ultimi anni sono stati strutturali: un codice di condotta per tutto il settore, una serie di eliminazioni a catena nel mondo online - come il gioco automatico, un calo drastico dei programmi VIP, abbattimento dei danni da gioco patologico tramite la single customer view, un'efficiente soluzione di protezione degli utenti. La parola di ordine è collaborazione tra la Gambling Commission e tutte le parti in causa nei differenti contesti del Regno Unito.
Ma intanto si attende il Libro Bianco per la revisione del Gambling Act. In alcuni casi la Commission - sottolinea Angus - ha già agito, tramite l'introduzione di misure rigide per rendere il gioco online più sicuro, con nuove regole sull'interazione coi clienti e un servizio di assistenza efficiente. Il lavoro della Gambling Commission non sottovaluta la centralità della persona, che resta la priorità, affiancata da una regolamentazione che funzioni per tutti, operatori ed utenti.
Infine, occhio alle problematicità da gioco: la Commissione britannica è sempre vigile ed attenta in operazioni di monitoraggio e prevenzione dei rischi da gioco. Anche sperimentando nuove metodologie, di cui sono disponibili i dati: il gioco d'azzardo problematico in UK è fermo allo 0,2%. Anche questa è una delle priorità per le autorità del gioco britannico. A tutela di ventidue milioni di persone, il numero più importante su cui ragionare e con cui fare i conti.