Spribe O’ perde la causa su Aviator, il crash game per antonomasia

Recentemente è stata emanata una sentenza che funge da caposaldo per quel che concerne la proprietà intellettuale e la violazione del copyright per la produzione di giochi.

Il 20 agosto, infatti, il Tribunale di primo grado di Tbilisi, Georgia, si è pronunciato a favore della rivendicazione di violazione del copyright e del marchio di Aviator LLC nei confronti della società di gioco Spribe O’ e Adjarabet. La sentenza era tutt'altro che scontata poiché Adjarabet è il più grande casinò online della Georgia, e fa parte del colosso britannico Flutter Entertainment Plc .

Il Tribunale di Tbilisi ha riconosciuto la violazione del copyright e del marchio «Aviator», appartenente alla società Aviator LLC, condannando Adjarabet ad un risarcimento dei danni per un importo di 330 milioni di dollari.

Il caso Aviator

La società Aviator LLC possiede diverse registrazioni di marchi per il logo grafico «Aviator» per i servizi di gioco d’azzardo, compresi i servizi di casinò online e fisici e il gioco d’azzardo. Ebbene, nome e marchio sono stati utilizzati da Spribe O’ che nel 2021-22 aveva registrato i propri marchi «Aviator» per i giochi e i servizi di gioco d’azzardo. Il gioco è stato in seguito offerto alla piattaforma Adjarabet.

La sentenza, di fatto rappresenta un unicum nel panorama del gioco d'azzardo poiché afferma che le aziende che producono nuovi giochi hanno il dovere di accertarsi di non incorrere in violazioni, onde evitare andare incontro a cause legali. Si tratta di una sentenza rivoluzionaria in un mondo difficile da regolare come quello dei giochi.

L'avvocato di Aviator LLC, Nikoloz Gogilidze, ha affermato: «Siamo soddisfatti dell’esito della sentenza della corte su questa affermazione e continueremo a proteggere la proprietà intellettuale dei nostri clienti dall’uso senza licenza su qualsiasi piattaforma di gioco internazionale».

L'avvocato ci ha anche tenuto a ricordare anche come è nato il marchio.

La storia di Aviator

Nikoloz Gogilidze, dopo la vittoria della causa che ha condannato Adjarabet e Spribe O’ a pagare 330 milioni di risarcimento alla società Aviator LC, ha dichiarato che il marchio Aviator (il nome e il logo) è stato creato nel 2016-2017 dall'uomo d'affari georgiano Teimuraz Ugulava. Il marchio è stato poi registrato presso l'Agenzia statale georgiana per i marchi (Sakpatenti) nel 2018, da parte di City Loft LLC, società di proprietà esclusiva di Teimuraz Ugulava. Lo stesso Ugulava nel 2018 era proprietario di due società di gioco d'azzardo, il casinò fisico Aviator e la piattaforma online Adjarabet. Il design del logo Aviator è stato inizialmente utilizzato per il casinò fisico Aviator.

Nello stesso periodo, però, l'altro casinò di Ugulava, Adjarabet, ha lanciato il crash game Aviator in collaborazione con Spribe O’. Poiché la creazione del gioco è stata finanziata da Adjarabet (mentre era ancora di proprietà di Termuraz Ugulava), City Loft ha fornito il proprio mero consenso all'utilizzo da parte di Adjarabet dello stesso logo e dell'immagine dell'aereo di Aviator.

Tuttavia, poco dopo il lancio di Aviator, la società è stata venduta a Flutter Entertainment Plc, gruppo che gestisce alcuni dei migliori casinò online come Pokerstars, Betfair e Sisal. In questo accordo, però, non rientrava lo sfruttamento del logo e del gioco Aviator. Nonostante ciò Spribe O’ e Adjarabet hanno continuato a utilizzare il logo del gioco sulla piattaforma Adjarabet sia sul mercato georgiano che su quello armeno fino a gennaio 2024.

Nel momento in cui si è deciso di esportare il gioco al di fuori della Georgia, Sprobe O’ ha deliberatamente apportato una leggera modifica al logo e ha continuato a utilizzarlo all'estero nella versione modificata, presentando contemporaneamente una richiesta per la registrazione del logo modificato in Georgia nel 2022 e presso l'Unione europea nel 2023. Ė a questo punto che, per tutelare i propri diritti di proprietà intellettuale, Aviator LLC ha presentato un'azione di annullamento innanzi ai tribunali georgiani contro, tra gli altri, Spribe O’.

La sentenza ora ribalta tutto e di fatto toglie a Spribe O’ uno dei giochi più popolari degli ultimi anni, nonché il gioco che ha sdoganato i cosiddetti crash games sul mercato internazionale.