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Ben 6,5 miliardi del Conto Riassuntivo del Tesoro provengono dal gioco pubblico

C'è un exploit nel Conto Riassuntivo del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze riguardante la forbice che va da gennaio ad agosto. Da giochi e lotterie provengono ben 6,5 miliardi. Ammontano a 5,44 miliardi le entrate del bilancio statale derivanti da lotto, lotterie e altri giochi. Im
Ben 6,5 miliardi del Conto Riassuntivo del Tesoro provengono dal gioco pubblico

C'è un exploit nel Conto Riassuntivo del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze riguardante la forbice che va da gennaio ad agosto. Da giochi e lotterie provengono ben 6,5 miliardi.

Ammontano a 5,44 miliardi le entrate del bilancio statale derivanti da lotto, lotterie e altri giochi. Importo già ingente, a cui va aggiunto un altro miliardo derivante dai proventi delle vendite di biglietti delle lotterie nazionali a estrazione istantanea.

L'anno scorso, da gennaio a ottobre, quindi con due mesi in più all'appello, il dato era sensibilmente inferiore: 3,2 miliardi di euro, comunque superiore ai primi nove mesi del 2020, quando si era incassato 2,8 miliardi di euro, una somma che non ha nulla a che vedere con quella dell'anno corrente.

Un ottimo segnale, che decreta l'effettiva ripresa alla grande di questo settore di mercato che, come sappiamo ha avuto vita dura nell'ultimo biennio, con pesanti risvolti negli equilibri fra gioco retail e a distanza.

Che si tratti di numeri che risentono dell'influenza della pandemia, lo si nota da alcuni dati in particolare: sicuramente dai numeri totalizzati dal Lotto, che non si è particolarmente discostato. Quest'anno, in otto mesi, ha fatto raccogliere 1,06 miliardi di euro, mentre nei primi nove mesi dell'anno scorso l'ammontare era 878 milioni.

Il PREU derivante da slot machine e VLT contribuisce a questo risultato nella misura di 3,80 miliardi, mentre nei primi dieci mesi del 2021 aveva generato “solo” 1,64 miliardi di euro.

I proventi delle altre attività di gioco sono pari a 240,8 milioni: 208 dei quali riferibili ai proventi della quota fissa del 40% sull'imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici, mentre 47,5 milioni dal diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.

Altri 9,9 milioni pervengono dai versamenti dei tredici concessionari di gioco che operano tramite gli apparecchi di cui all'art. 110 c. 6 T.U., mentre 249 milioni sono i proventi dei canoni di concessione per la gestione della rete telematica per apparecchi da divertimento e intrattenimento e ai giochi numerici a totalizzatore nazionale.

In calo rispetto all'anno scorso l'importo derivante dal gioco del Bingo, di 106,8 milioni, nonostante nell'anno corrente le sale bingo non abbiano risentito delle chiusure a cui erano invece state sottoposte nel 2020 e nel 2021.

Pasquale Giacometti

Ruolo: Redattore

Giornalista pubblicista esperto in calcio e scommesse sportive. Collabora in pianta stabile con la nostra redazione di Gaming Report e con due quotidiani online dedicati al Napoli e al football italiano. Specializzato in podcast, contenuti multimediali e social network.

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