Il vice direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Alessandro Aronica, intervenendo in Commissione Finanze alla Camera nell’ambito dell’audizione del direttore Giuseppe Peleggi, ha trattato le tematiche relative al contrasto dell’evasione fiscale nel comparto giochi all’interno del quale i fenomeni di evasione sono legati a totem, ctd e alterazione schede apparecchi.
“Nel comparto dei giochi non abbiamo fenomeni di evasione paragonabili a quelli degli altri settori economici, esistono solo fenomeni di possibile evasione totale e questo succede per esempio con i totem, che sono computer a volte installati nei pubblici esercizi attraverso i quali in realtà ci si collega con siti esteri illegali”, ha spiegato Aronica.
“In questi casi c’è quindi una doppia evasione, una doppia violazione perché si gioca con un concessionario non autorizzato e tramite l’intermediazione di qualcuno, cosa vietata per il gioco online. L’altro fenomeno riguarda il circuito parallelo dei cosiddetti ctd, in questo caso si tratta di una rete fisica che in parte è stata legittimata nel suo esercizio parallelo, alla quale tuttavia noi contestiamo il pagamento dell’imposta. Infine – ha proseguito Aronica – abbiamo un fenomeno che da recenti indagini della magistratura sembrerebbe acquistare nuovo rilievo, ossia l’alterazione delle schede degli apparecchi da divertimento. Non appena abbiamo avuto notizia delle ultime indagini abbiamo organizzato un programma di controlli a campione”.
L’attività di contrasto e azione dei Monopoli è forte, nel 2016 sono stati effettuati oltre 30.000 controlli e si è assistito ad un calo delle violazioni.
“Lavoriamo in collaborazione costante con la Guardia di Finanza e abbiamo costituito un gruppo tecnico apposito. L’attività di controllo vera e propria nell’anno passato ha superato in termini di numero di controlli l’anno precedente, siamo infatti oltre i 30mila controlli. In tre anni controlliamo tutti i punti vendita di gioco a rotazione. C’è stata una riduzione delle violazioni, in parte a causa della regolarizzazione di parte del circuito parallelo, e in secondo luogo a causa di una forte manifestazione di presidio sul territorio che speriamo abbia avuto un effetto di deterrenza. Per alcuni fenomeni bisogna comunque spostare sempre avanti l’asticella, anche perché le frodi tecnologiche cambiano di continuo”, ha proseguito Aronica.
Problemi di riciclaggio attraverso le VLT
Toccando il tema delle tessere identificative, Aronica ha spiegato che sono state emanate delle direttive tecniche sulle vlt che porteranno alla modifica degli apparecchi entro il 2019. Queste funzioneranno attraverso delle tessere identificative e saranno inoltre previsti tutta un’altra serie di accorgimenti. “Per il momento non la possiamo cambiare noi, ci penserà una norma apposita, l’identificazione obbligatoria del giocatore che ritira sopra i mille euro di ticket, sarà ridotta a cinquecento euro. Il problema prima stava nel fatto che i ticket erano dei titoli al portatore e quindi non si distingueva tra la vincita e quello che era stato messo all’inizio per poter giocare. Ora si va verso il superamento di questa difficoltà, già oggi comunque su richiesta abbiamo i dati che ci consentono di ricostruire la dinamica del gioco. Questa direttiva tecnica va nel senso di avere dei ticket che permettano di ricostruire la storia della giocata. Al contempo queste direttive servono per far funzionare queste macchine in un modo più compatibile con il fatto di mettere degli avvisi quando si gioca troppo, per renderle, insomma, un pochino più controllabili in merito alle possibili conseguenze per i giocatori compulsivi”.
Slot Machine: maggiore tassazione e limitazione dell’offerta
“Non c’è dubbio che si può anche continuare ad inasprire la tassazione ma certamente il problema è se ci si aspetta anche un maggior gettito da questa inasprita tassazione. Questo è un po’ il punto chiave. Se effettivamente si ritiene che una offerta troppo abbondante porti anche ad incoraggiare la domanda - ha spiegato Aronica rispondendo al deputato Giorgetti (Fi-Pdl) - dobbiamo metterci in un orizzonte di medio periodo in cui il gioco lo dobbiamo immaginare più contenuto. Naturalmente il fatto che l’offerta legale crei la domanda è un’interpretazione, non è detto che si debba essere d’accordo su questo. Noi quello su cui siamo abbastanza attenti e su cui credo si possa rappresentare unitariamente la posizione dello Stato è sul fatto che per noi il guaio peggiore è il gioco illegale. Il tentativo è quello di avere un’ offerta legale competitiva, che spiazzi il gioco illegale, e se possibile dentro il circuito legale anche alcuni fenomeni degenerativi si potranno forse controllare meglio”.
Ctd
La cosa migliore è fare la gara, ha spiegato Aronica. “Lo Stato dell’arte è questo, c’è stata una legittimazione, ma c’è la possibilità di mettere tutti di fronte ad una gara che assicura la parità di condizioni a tutti. Per il sistema delle scommesse su rete fisica ci sono due possibilità, o la gara o fare una proroga ma che sia aperta ad altri operatori. Questo è il modo migliore per mettere fine a questi problemi. Ci sarà la possibilità di scegliere se stare dentro il circuito legale o no".
L’aumento ingannevole della raccolta
“L’anno scorso c’è stata una riduzione del payout delle macchine awp, questa riduzione è stata di 4 punti, è stato possibile realizzarla soltanto nella seconda parte dell’anno, perché serve un certo adeguamento tecnologico. Noi sappiamo, anche se non risulta dai dati annuali, che in realtà il calo del gioco c’è stato. Abbiamo avuto una prima fase in cui il payout era quello precedente e poi una seconda fase in cui il payout è stato effettivamente abbassato e in corrispondenza di questo c’è stato un calo della domanda di diversi punti percentuali che si sta confermando anche nei primi mesi di quest’anno. Questo significa che la domanda non è assolutamente rigida alle variazioni di prezzo".
La grande incertezza
“Fino ad ora le normative locali che vanno a ridurre il gioco non sono diventate effettivamente operative, se non in taluni casi, quindi in prospettiva questo sarà un ulteriore elemento di incognita. Si raggiungerà effettivamente un’intesa tra Stato, Regioni ed Enti locali sulla distribuzione dei punti di gioco oppure no? Anche da questo dipenderà molto del futuro della raccolta”.
Tassazione
“Non c'è dubbio che si può continuare a inasprire la tassazione, ma certamente c'è da capire se ci si aspetta anche maggior gettito da questa tassazione. Il fatto che l'offerta legale crei la domanda è una interpretazione e non è detto che si debba essere d'accordo. Il guaio peggiore lo ribadiamo è il gioco illegale e l'alternativa è avere un circuito legale che spiazzi l'offerta illecita".