Il gioco d'azzardo in Italia, dal 1992 a oggi, si è evoluto. A partire dal 2003 esso infatti è diventato un vero e proprio settore economico. Oramai il gambling è un pilastro della new economy nazionale e internazionale. A mancare però è una legislazione chiara e dettagliata. Ci ha provato il governo Renzi, ma la sua caduta, causa sconfitta nel referendum costituzionale del 4 dicembre, ha bloccato il progetto. L'obiettivo è soprattutto quello di ridurre gli apparecchi. D'altronde va ricordato che stiamo parlando della terza impresa della Penisola, che porta alle casse dello stato la bellezza di 8,8 miliardi. New slot, giochi di carte come il poker, lotterie, lotto, gratta e vinci e scommesse sportive: il gioco d'azzardo ha davvero molteplici sfaccettature e il numero degli utenti e in costante e continua crescita. Gli italiani coinvolti sono 16 milioni. E questo accade anche grazie allo sviluppo dell'online e del mobile, che stanno facendo da e vero e proprio traino.
"Significative, in proposito, sono le evidenze raccolte nel settore del gioco e delle scommesse illegali, anche online, dove professionisti del settore avrebbero agevolato non solo la criminalità campana, ma anche la ‘Ndrangheta e Cosa nostra, in una commistione di interessi la cui portata è tale da far prevalere la convenienza di una spartizione concordata dei profitti illeciti, piuttosto che assumere, in maniera cruenta, posizioni monopolistiche. Uno spostamento di strategia che tiene conto anche della difficile congiuntura economica".
Queste parole si leggono nelle relazione semestrale della Direzione investigativa e riguarda i primi mesi del 2016, ossia quindi l'anno che si è appena concluso. Questo spiega che purtroppo il rapporto tra gambling e criminalità, non solo quella piccola ma anche e soprattutto quella organizzata, può essere tanto pericoloso quanto fruttuoso. Appare chiaro che la diffusione del gioco legale non sconfigge e non abbatte in maniera definitiva quello illegale. Questo accade perché parliamo di un settore dove si corrono davvero pochi rischi se si intendono riciclare cifre elevate di denaro. La dura e cruda verità è questa. Occorre intervenire al più presto.
Il tema è stato affrontato anche in Commissione Antimafia. Contrastare le infiltrazioni criminali: è e deve essere questo il principale obiettivo. Il punto, come afferma anche la deputata del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti, è affrontare il problema sotto diversi punti di vista: "Stiamo parlando di un qualcosa che riguarda la salute, l'economia e la sicurezza informatica. Il modo in cui la criminalità organizzata si è infiltrata nei giochi leciti e illeciti è veramente, secondo noi, lo specchio di un Paese che non ha ancora saputo reagire nella maniera più corretta, perché, a fronte di un lavoro immenso da parte delle forze dell'ordine e della magistratura, dal punto di vista normativo non c’è stata, a nostro avviso, una risposta altrettanto eclatante e importante per combattere il fenomeno”. Quindi, secondo l'esponente pentastellata, la soluzione è una legge. Sicuramente quest'ultima potrebbe aiutare, ma è necessaria anche una svolta culturale. Ma, senza alcun dubbio, se il Parlamento e la politica faranno il loro lavoro sarebbe un ottimo punto di partenza.