Uno su otto adolescenti in Europa si è dedicato ad almeno un gioco d'azzardo online negli ultimi 12 mesi. Secondo i dati emersi da uno studio condotto dall'ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) questa modalità di gioco sta diventando un problema a livello di salute pubblica.
“Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d’azzardo”, ha spiegato Sabrina Molinaro, principal esponente italiano del progetto e ricercatrice dell’Ifc-Cnr..
Lo studio che ha coinvolto studenti di età compresa tra 15 e 16 anni, è il risultato di una ricerca quadriennale, alla quale hanno preso parte 96,043 studenti di 35 paesi, 24 dei quali provenienti dalla Comunità Europea. I dati rivelano che mentre l'uso di tabacco e di bevande negli adolescenti sta scemando, emergono invece nuove preoccupazioni legate al tempo eccessivo che questi trascorrono di fronte al computer e alle nuove droghe psicoattive.
I risultati dello studio Espad
Secondo il rapporto, Internet è parte integrante nella vita degli adolescenti a differenza di 5 anni fa, ma ciò che preoccupa è il suo abuso e i problemi legati alla dipendenza. Gli adolescenti europei utilizzano Internet una media di 5,8 giorni a settimana, le ragazze (83%) utilizzano i social media più di frequente, almeno quattro giorni a settimana, rispetto ai ragazzi (73%). Il gioco online è molto più comune tra gli uomini (39%) rispetto alle donne (7%).
Il rapporto ESPAD rivela anche che il 23% degli adolescenti di tutti i 35 paesi europei che hanno partecipato allo studio, si è dedicato al gioco d'azzardo online lo scorso anno, rispetto a solo il 5% delle donne, nonostante il fatto che sono vietati ai minori d’età.
Uno su otto adolescenti maschi (12%) ha dichiarato di essersi dedicato al gioco d'azzardo con frequenza, da due a quattro volte al mese e anche di più, negli ultimi 12 mesi. I tassi più elevati inerenti le visite a siti web dedicati al gioco d'azzardo da parte degli adolescenti, - un terzo o più - sono stati rilevati in Croazia, Cipro, Finlandia, Grecia, Montenegro e Slovenia.
I risultati dimostrano che più di uno su cinque adolescenti (23%) ha utilizzato il web per i giochi online regolarmente; almeno quattro volte durante la settimana. I tassi più elevati di gioco online relativi ai ragazzi adolescenti si rilevano in Danimarca (64%), Svezia (58%), Estonia (55%), Norvegia (52%) e in Finlandia (51%). Le ragazze sono molto meno interessate, e la loro dedizione a questi giochi raggiunge il 28% in Danimarca.
"L’elaborazione di misure volte ad evitare che gli adolescenti sviluppino problemi legati al gioco, come ad esempio debiti, deficit psicologici e svantaggi sociali, deve essere considerata di fondamentale importanza”, hanno affermato gli autori del rapporto ESPAD.
I tassi più elevati di studenti con esperienza di gioco (30%) e che si sono dedicati al gioco d'azzardo con frequenza (16%), negli ultimi 12 mesi, sono stati individuati in Grecia. Gli studenti di Cipro, Finlandia, Montenegro e Slovenia - tra un quinto ed un quarto - hanno dichiarato di aver avuto esperienze di gioco, e più di uno studente su dieci in Finlandia e Irlanda ha dichiarato di aver giocato con frequenza.
Non solo azzardo: le statistiche su droga e alcol
La sesta indagine ESPAD, che per la prima volta ha aggiunto domande sull'uso di internet, dimostra anche che l'uso illegale di droga rimane stabile, con una media del 18% di adolescenti che affermano di aver assunto una sostanza illecita almeno una volta nella loro vita. La cannabis resta la droga più popolare e più facilmente disponibile.
L’uso delle nuove sostanze psicoattive, spesso indicate come "droghe legali", che imitano gli effetti delle droghe illecite più tradizionali, è stato testato su un 4% degli adolescenti europei. L'indagine dimostra che ora vengono assunte più frequentemente rispetto ad anfetamine, ecstasy, cocaina o LSD. I livelli più elevati di utilizzo di NPS sono stati rilevati in Polonia, Estonia, Bulgaria, Croazia e Irlanda. Inoltre, la maggior parte degli adolescenti (54%) ha riferito di non aver mai fumato tabacco e quelli che hanno dichiarato di fumare sono meno di un quarto (21%).
Per quanto riguarda il consumo di alcool si è registrata una diminuzione dal 56% al 46%, ma aumentano gli episodi di consumo eccessivo “binge drinking”. Un problema in aumento tra gli individui compresi tra i 15 e i 16 anni d’età, che ha presentato livelli invariati negli ultimi 20 anni.
Da tutto ciò che è emerso dal rapporto, gli autori sostengono che "è chiaramente evidente che l'uso eccessivo di Internet, giochi online e gioco d'azzardo, presentano un alto potenziale per convertirsi in sostanze stupefacenti e psicoattive, per questo motivo hanno deciso di estendere la ricerca anche a questi segmenti, utile a monitorare le attività degli adolescenti".
I ricercatori sostengono quindi che esiste un forte legame tra l'uso di droghe, tra cui tabacco e alcol, e i comportamenti a rischio, come il gioco d'azzardo online.
"E’ necessario fare uno sforzo per prevenire l'uso di sostanze e del gioco d'azzardo, così come l'uso eccessivo di Internet e giochi durante l'infanzia e l'adolescenza".
I dati attuali sugli adolescenti italiani derivanti dal rapporto Espad 2015 in riferimento al 1995 (anno del primo studio Espad)
Rispetto al 1995, anno in cui è stata svolta la prima rilevazione, il consumo di alcol e/o tabacco è diminuito. Cresce però il fenomeno del “binge drinking”, cioè l’assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell'ubriachezza e praticata generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana.
Il 58% degli studenti sperimenta l’uso di tabacco. Nel 1995 la percentuale ammontava al 64%. Il 37% degli studenti ha dichiarato di aver fumato nell’ultimo mese. Per quanto riguarda gli studenti che fumano quotidianamente, si è registrata una stabilità nel corso degli ultimi 20 anni al 21%, ma ad un livello più elevato rispetto alla media comunitaria (12%).
In Italia, ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita è l’84% degli studenti. La percentuale è in diminuzione sia rispetto al picco riscontrato nel 2007 (90%), sia rispetto al 1995 (88%). Il consumo attuale riguarda invece il 57%, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63%). Non si osservano differenze per il ‘binge drinking’ (34% contro una media europea del 13%).
Per quanto riguarda l’uso di cannabis in Italia il 27% degli adolescenti l’ha sperimentata almeno una volta e il 15% nell’ultimo mese.
Internet e gioco dazzardo. In Italia, gli studenti si connettono in media circa 6 giorni su 7 e l’attività prevalente (4 o più giorni alla settimana) è l’utilizzo dei social media, con l’80% degli studenti, seguito dal gaming (22%). Il 3% riferisce di aver giocato frequentemente d’azzardo, in media con i valori rilevati a livello europeo.