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Il 2015 del gioco online secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano

Scommesse sportive e casinò hanno guidato la spesa dei giocatori online nel 2015, compensando i continui cali del poker. E’ quanto emerge dall’analisi effettuata dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Amministrazione Autonoma
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Il 2015 del gioco online secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano

Scommesse sportive e casinò hanno guidato la spesa dei giocatori online nel 2015, compensando i continui cali del poker. E’ quanto emerge dall’analisi effettuata dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e Sogei.

Rispetto al 2014 si è registrato un +13% per un totale di 821 milioni di euro. A guidare la crescita della spesa è il segmento dei casinò games, +27%, per un totale di 328 milioni di euro, corrispondenti al 40% del mercato complessivo del gioco online. In particolare, le slot machine online, che rappresentano oltre il 60% nel comparto, hanno portato ad un incremento della spesa del 41%. Alla crescita della spesa dei casinò games si affianca quella delle scommesse sportive, con un +25% per un totale di 267 milioni di euro, il 32% del mercato complessivo. Un grande successo per il segmento, se si pensa che lo scorso hanno non si sono svolti grandi eventi sportivi estivi, legato all’intervento di due importanti operatori internazionali. Il confluire dei flussi di gioco offshore all’interno dei confini italiani, ha portato ad un aumento della spesa e ad un incremento della base utenti. Il forte cambiamento del settore è stato inoltre rappresentato dalla crescita della competitività tra operatori generata dai nuovi player: nel 2014 il valore medio mensile del payout era dell’86%, passato al 90,5% nel 2015.Continua però il periodo nero del poker con un -18% corrispondente ad una spesa di 146 milioni di euro. Mentre il “poker a torneo” riesce a rimanere a galla, -11% nel 2015 e -18% nel 2014, in seguito all’introduzione della modalità Spin&Go avvenuta nel 2014, il “poker cash” continua a decrescere, -23% nel 2015 e -21% nel 2014.

Giocatori attivi e profilo medio

Secondo la ricerca effettuata dal Politecnico la crescita dei giocatori non è un fatto casuale, ma legata all’importante contributo di AAMS nella lotta al gioco illegale che ha portato in primis al blocco dei siti “.com”. Si è passati dai 640mila giocatori attivi del 2014 ai 665mila del 2015, di cui il 75% spende mediamente al mese meno di 50 euro e più della metà gioca saltuariamente.

L'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, ha anche stilato il profilo del giocatore online, rappresentato da uomini tra i 25 e i 44 anni residenti principalmente al Centro-Sud. Il gentil sesso è ancora poco propenso a questa tipologia di gioco, ma si è registrata una crescita negli ultimi due anni. La percentuale dei giocatori che si dedicano ad una sola tipologia di gioco è rimasta piuttosto stabile. 59% del 2015 contro il 57% del 2014.

Taglio drastico dei concessionari

Il numero di concessionari del gioco online è passato dai 121 del 2013 agli 85 dello scorso anno. La decrescita secondo Agipronews è legata a due fattori: il ritiro dalle scene di 17 concessionari di gioco legata ad accordi o acquisizioni, e abbandono del mercato per decadenza della licenza. L’ingresso dei 5 operatori stranieri che si sono introdotti nel mercato nostrano con offerte dedicate al solo canale online. Tra queste l’austriaco Goldbet che opera a livello internazionale. Come nel triennio precedente, i 10 operatori principali generano i tre quarti della spesa complessiva (il 75% del mercato): tra questi, 6 sono pure player (operano esclusivamente sui canali digitali) e 4 sono multicanale, quindi detengono anche pun­ti vendita sul territorio italiano.

Mobile e dintorni: il boom continua

Il mobile gaming continua la sua ascesa con oltre 400 offerte, il 40% in più rispetto al 2014. I motivi della crescita sono da imputarsi all'aumento e al miglioramento dell’offerta di gioco sul canale da parte dei concessionari, con focus su slot online e scommesse che, per natura e immediatezza, ben si prestano alla fruizione in mo­bilità e agli investimenti sul canale da parte dei concessionari in ter­mini di marketing e comunicazione: nel 2015, in media, ogni concessionario ha destinato il 15-20% circa degli investimenti in internet advertising.

I dati del politecnico di Milano rivelano che nell’ultimo anno due concessionari su 3 hanno sviluppato un’App per Smartphone e quasi la metà un’applicazione ottimizzata per tablet. La spesa generata dai 57 operatori mobile è in crescita del 56% per un totale di 155 milioni di euro rispetto al 2014. Il dato dimostra come il segmento ha un tasso di crescita 4 volte superiore rispetto al desktop.

Fenomeno E-Sports

Originari della Corea e degli Stati Uniti, stanno divenendo sempre più popolari nel resto del mondo. Nel nostro paese non sono ancora regolati dai Monopoli, ma secondo le previsioni del Politecnico “potrebbero rappresentare una nuova possibile estensione del mercato delle scommesse”. In Europa sono ancora circoscritti ai Paesi nordici ma se ne prevede l’espansione ai Paesi latini. E’ in corso un accordo tra Sportradar, società specializzata nel monitoraggio di eventi e dati sportivi, e ESL, azienda leader che si occupa dell’organizzazione dei campionati eSports, che si propone di sviluppare un’in­tera gamma di prodotti e servizi statistici e di monitoraggio dei flussi di scommesse sugli eventi, grazie all’analisi dei pattern di gioco di 450 bookmaker internazionali che già offrono questa forma di intrattenimento.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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