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Il Giappone potrebbe convertirsi nel terzo mercato mondiale dei casinò

Quando il Giappone finalmente provvederà a concedere le licenze di gioco agli operatori che costruiranno i casinò nel suo territorio, per i produttori e gli sviluppatori di slot machine inizierà un’era nuova, e potranno finalmente respirare una boccata d'aria fresca, considerata la lenta crescita ch
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Il Giappone potrebbe convertirsi nel terzo mercato mondiale dei casinò

Quando il Giappone finalmente provvederà a concedere le licenze di gioco agli operatori che costruiranno i casinò nel suo territorio, per i produttori e gli sviluppatori di slot machine inizierà un’era nuova, e potranno finalmente respirare una boccata d'aria fresca, considerata la lenta crescita che il settore ha vissuto negli ultimi anni. Si stima che la richiesta di apparecchi di gioco, tra cui slot e tavoli verdi, potrebbe essere compresa tra le 15.000 e le 25.000 unità.

Il Giappone potrebbe convertirsi nel terzo mercato di casinò più grande di tutto il mondo quando aprirà le porte alle sue case da gioco nei primi mesi del 2020. Si prevede che gli introiti derivanti dal gioco, nella terza potenza economica più grande del mondo, potrebbero raggiungere i 40.000 milioni dollari in pochi anni di attività. Tuttavia, solo alcuni tra gli operatori più importanti occuperanno un posto in questo mercato redditizio. Per i produttori di slot machine e tavoli da gioco, le opportunità potranno invece essere maggiori.

"Quando pensiamo ai fornitori di apparecchiature nel complesso, è probabile che la maggior parte dei produttori avrà la possibilità di competere e contribuire alla distribuzione di apparecchiature di gioco e sistemi per i nuovi casinò in Giappone" ha spiegato John D., direttore dell'Union Gaming Securities Research. Ma solo gli operatori che otterranno le concessioni, saranno considerati come i veri vincitori, ha aggiunto.

Supponendo che il Giappone provvederà alla costruzione di quattro grandi casinò resort, la richiesta per le slot potrebbe raggiungere le 16.000 unità, eguagliando le dimensioni di Macao, ha affermato Marcus Prater, direttore esecutivo del Nevada Gaming Equipment Manufacturers Association. Questo numero sarebbe anche pari al 20% delle vendite annuali in Nord America.

"Utilizzando un modello di resort limitato (su larga scala), il Giappone non avrà bisogno di decine di migliaia di macchinette in un anno, ma accoglieremo di buon grado qualsiasi nuova attività si metta in atto", ha spiegato Prater.

I produttori giapponesi di apparecchi da gioco, come Konami e Sega Sammy Holdings Holdings Corp, sicuramente otterranno gran parte del mercato locale, ha dichiarato Howard Klein, un veterano di 30 anni nel settore dei casinò che ha occupato posizioni dirigenziali al Caesars, Trump Taj Mahal e Ballys. L'esperto ha stimato che la richiesta di apparecchiature giapponesi, tra cui slot e tavoli da gioco, potrebbe variare tra le 15.000 e le 25.000 unità. Le macchine di pachinko, o una loro versione, verranno ammesse nei nuovi casinò.

"I produttori giapponesi, a mio parere, rivestiranno un ruolo importante in questo business", ha detto Klein. "Spero che i leader mondiali come International Game Technology e Scientific Games si uniscano con le aziende giapponesi, per associarsi o creare delle succursali".

"Le partnership rappresentano una grande opportunità. Le stabiliamo in diversi luoghi in tutto il mondo", ha dichiarato Derik Mooberry, direttore esecutivo presso Scientific Games, aggiungendo che la strategia societaria del Giappone sarà chiara solo quando la normativa di riferimento verrà finalizzata.

Quando si tratta del Giappone, una volta che verranno resi noti i nomi degli operatori che otterranno le licenze, allora sapremo che tipo di rapporti ci conviene intavolare e quali relazioni coltivare”, ha detto Phil O'Shaughnessy, direttore senior delle comunicazioni globali di IGT, che ha costituito una società di distribuzione con LG con sede a Macao per ottenere maggior accesso al mercato dei casinò cinesi.

Indipendentemente dagli operatori che otterranno le licenze, le società di gioco d’azzardo estere dovranno adeguare una parte del loro contenuto attuale o creare nuovi contenuti per aumentare le opportunità di vendita in Giappone.

"Alcuni contenuti saranno molto particolari, destinati specificamente ai giapponesi e alle loro esigenze", ha concluso Mooberry. "Ma vi sono contenuti che possono ottenere successo a livello mondiale, non importa in che parte del mondo ci si trovi, e troveranno la giusta collocazione anche all’interno dei casinò”.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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