Il gioco online è il protagonista indiscusso degli ultimi anni: il suo costante sviluppo è testimoniato da diversi dati estrapolati da analisi del settore e non, come il rapporto Istat 2022 di cui avevamo trattato qualche settimana fa.
Il più mirato “Studio sul settore dei giochi in Italia 2021 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e online” curato da CGIA Mestre e As.Tro. ben descrive quale sia la crescita registrata nella raccolta, nella spesa, ma anche nell'incidenza del volume di gioco dell'online sull'intero comparto del gioco legale. È proprio quest'ultimo dato il più significativo dell'evoluzione rilevata negli ultimi anni, che andrà certamente a incidere anche sul futuro del settore.
L'aumento della spesa e della sua incidenza
La spesa è costituita dalla raccolta epurata dalle vincite: il dato netto afferente alla spesa è poi ulteriormente ripartito fra il gettito erariale e il margine effettivo del comparto, ossia il fatturato del settore.
I dati esposti nello studio qui in analisi dimostrano come la spesa del gioco legale online si sia costantemente sviluppata dal 2015 al 2021, dopo la stasi registrata fra il 2012 e il 2014. L'incremento più significativo è ovviamente in corrispondenza degli anni 2020-2021, poiché la chiusura dei punti retail - prolungatasi per 166 giorni nel 2020 e fra i 151 e i 178, a seconda delle regioni, nel 2021 - ha naturalmente influenzato il parametro in modo notevole.
Ad ogni modo, nel 2020 il tasso di crescita della spesa del comparto online è stata del 45% e nel 2021 del 66%: pur tenendo in considerazione l'influsso delle chiusure, si tratta di dati indicativi di uno specifico trend.
L'incidenza della spesa dell'online, sul totale della spesa per il gioco pubblico, è aumentata di pari passo: la percentuale, che nel triennio 2012-2015 era circa del 4%, nel 2020 è schizzata oltre il 20%.
Pur non disponendo di dati certi sull'ammontare complessivo della spesa del gioco lecito relativamente all'anno 2021, lo studio rileva come – ipotizzando un importo simile a quello del 2019 – il tasso di incidenza dell'online potrebbe in questo caso raggiungere il 23%.
La raccolta in fase ascendente
Con il termine raccolta si intende il totale del giocato: include pertanto sia la fetta delle vincite (il denaro rientrato nelle tasche dei giocatori) sia quella della spesa (ossia quanto effettivamente i giocatori spendono).
In questo caso il grafico proposto da CGIA e As.tro. individua due diversi momenti di crescita: il primo, fino al 2012, e il secondo dal 2015 in poi. Come prevedibile, il picco si ha nel biennio caratterizzato dalle fasi clou della pandemia, quanto la raccolta del gioco online è quasi raddoppiata segnando un +92%, pari a un aumento di oltre 33 miliardi di euro.
Il futuro nel gioco online
Il graduale incremento della raccolta online ha influenzato anche l'incidenza sulla raccolta complessiva del gioco lecito. Dall'analisi comparata dell'andamento della raccolta del gioco fisico e del gioco online, emerge un trend che contraddistingue la crescente importanza del comparto digitale e che lo configura come determinante nel futuro del gioco lecito.
Esaminando questi dati, spicca come - pur dovendosi considerare un fisiologico calo rispetto al dato del biennio 2020-2021, in considerazione delle attuali riaperture dei punti di gioco della rete fisica – l'online giocherà un ruolo fondamentale.
Il tracollo della raccolta della rete fisica registrato nel 2020 ha permesso all'online di sovrastare il retail con la percentuale del 56%, mentre per il 2021, secondo i dati parziali attualmente a disposizione, potrebbe attestarsi sul 49% del totale.
Raccolta e gettito erariale
Nel 2021, il 94% della raccolta è rientrato ai giocatori sotto forma di vincita, dunque l'effettiva spesa è stata del 6%. Questo 6% è a sua volta costituito dalla percentuale che viene incassata dallo Stato e dalla porzione che è il vero e proprio fatturato del settore: quest'ultimo è stato il 5%, mentre l'1% è della spesa è rappresentata dal gettito erariale.
Al crescere della raccolta online, si è avuto un aumento anche del gettito, che solamente dal 2015 al 2020 è triplicato. La stima per il 2021 è che abbia raggiunto 887 milioni di euro, a fronte dei 634 del 2020.
La filiera del gioco online
Il comparto online del gioco pubblico è articolato e include diversi aspetti, fondamentalmente ripartibili in due macro-categorie: i fornitori di servizi e prodotti di gioco – i software provider, i gestori delle piattaforme informatiche, i fornitori di servizi di connettività) e coloro che si occupano della promozione del gioco – partner commerciali, web partner, punti vendita ricarica, etc.
La normativa di questo settore è molto stringente e sono previsti requisiti specifici per i concessionari di gioco: al momento vi sono 84 concessionari di gioco legale, 53 dei quali italiani, i restanti 31 con sede in diversi Stati europei, fra cui spicca Malta, dove hanno sede ben 27 società.
L'offerta di gioco online si concretizza tramite diversi skin, ossia gestori di siti web, indipendenti ma affiliati a un singolo concessionario, che operano quindi attraverso il suo marchio: si tratta sostanzialmente dei casinò online ADM.
Attualmente esistono 433 siti di gioco online legale: 330 riferibili a concessionari italiani, 103 a quelli esteri.
L'offerta di lavoro del gioco online
È stato stimato che i 53 concessionari italiani di gioco online diano occupazione a 4.351 addetti: non è possibile quantificare meglio il numero di addetti dell'intero comparto, per via della sua complessa articolazione, che include imprese di diverso tipo, operanti in diversi ambiti e non sempre chiaramente distinguibili.
I proventi delle imprese operanti nel settore derivano inoltre da differenti attività, che sono collegate sia al comparto online sia a quello fisico, e non solo dall'esercizio e dalla raccolta, che non rappresenta quindi che una parte del lavoro di queste imprese. Lo studio ha potuto però calcolare come i proventi del gioco online dei 53 concessionari rappresentino risorse in grado di sostenere almeno 1.500 lavoratori.
La lotta al gioco illegale
Parallelamente ai siti web che offrono gioco legale - tutelando il giocatore, creando posti di lavoro e contribuendo al gettito erariale – esistono moltissimi siti non autorizzati di gioco illegale. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli monitora costantemente la situazione, inibendo migliaia di portali irregolari: dal 2006 al 2020 sono stati 9.000 i siti chiusi grazie al lavoro di ADM. Mediamente ne vengono all'incirca 600 ogni anno, mentre i tentativi di accesso a tali siti illegali sono ben 700 milioni. Fortunatamente quest'ultimo dato è in calo, in linea con l'aumento di siti web illegali inibiti.