Il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta è intervenuto recentemente sulla ormai consueta diatriba tra governo e imprese del gioco d'azzardo, affrontando a 360° i temi più scottanti e illustrando alcuni degli interventi politici previsti dal governo per la riorganizzazione del mercato.
"Il gioco d’azzardo ha impatti non indifferenti a livello sociale, economico ed industriale. Il governo ha pienamente coscienza dei primi due, ma è ignorante su quello industriale. E’ molto importante che la politica abbia una visione più corretta e completa del mercato del gambling per intervenire in termini efficaci", ha esordito Beretta intervenendo sul tema. "La politica guarda al gioco come una malattia da debellare, ma questa affermazione rappresenta una visione un tantino distorta del settore. Il gioco diventa malattia quando si superano i limiti eccedendo,:considerato che negli ultimi tempi l’offerta di gioco è cresciuta in maniera spropositata, il lavoro portato avanti dai politici mira a riorganizzare il settore per fare in modo di eliminare gli eccessi, e ridare al gioco ciò che è proprio del gioco, cioè il puro divertimento", ha concluso il sottosegretario.
LA DIATRIBA - I concessionari hanno già anticipato nei primi mesi dell'anno all'Erario una tassa di 200 milioni di euro sui 500 previsti, e adesso si dichiarano ostili a pagare gli ulteriori 300 rimanenti per la mancata promessa da parte del governo di rispettare gli impegni presi riguarda la distribuzione della tassa sulla filiera. Lo Stato rischia così un buco di 300 milioni di euro nel mese di ottobre, ma il suo atteggiamento appre piuttosto ambiguo: da un lato intima ai concessionari di coprire il pagamento pendente, poichè è previsto dalla Legge di stabilità 2015, dall'altro si dichiara al contempo disposto ad un dialogo di condivisione del problema e delle eventuali soluzioni.
STABILITA' 2016: LA NUOVA TASSAZIONE PREVISTA PER SLOT E VLT - E’ al vaglio del Ministero dell’ Economia l’inserimento di una nuova modalità di calcolo della tassazione per il settore dell’intrattenimento relativa a slot e vlt, con la possibile introduzione di novità anche per quanto riguarda il settore delle scommesse. Per le new slot si tratterebbe di cambiare dall’attuale prelievo del 13,6% sulla raccolta, al 60% sul margine lordo, vale a dire la raccolta meno le vincite. Per le vlt la tassazione andrebbe al 50% sempre sul margine lordo. Praticamente, nel 2016 dalle slot andrebbero allo Stato 3,9 miliardi (contro i circa 3,3 del 2014 e del 2015), mentre dalle videolottery poco più di 1,3 miliardi (contro gli 1,1 miliardi del 2014 e di quest’anno). Per quanto riguarda gli operatori di scommesse il MEF sta prendendo in considerazione l’idea di rimandare la gara per le concessioni del 2016, allungando di fatto quelle attuali per uno o due anni e prevedere la riapertura della Sanatoria per gli operatori senza concessione, che non avevano aderito a quella prevista nella Stabilità 2015. Pronta anche una prima bozza per la gara del Bingo.
COSA COMPORTERA' IL RINVIO DELLA GARA DELLE CONCESSIONI E LA CONSEGUENTE PROROGA - Nel documento intitolato “Misure in materia di Giochi”, inviato al Mef, l'Agenzia dei Monopoli spiega i motivi del rinvio della gara delle concessioni del 2016, adducendo che negoziare una riduzione dell’aggio per il Lotto ed i giochi numerici è troppo complicato, per cui è meglio aspettare la gara prevista per il nuovo anno.
Per quanto riguarda le concessioni delle scommesse, in scadenza a giugno del prossimo anno, i Monopoli suggeriscono un allungamento a titolo oneroso, delle concessioni stesse piuttosto che l’indizione di una gara.
Per quanto riguarda la “riduzione degli aggi”, attraverso una serie di tabelle, presentate al ministro Padoan, i Monopoli effettuano una simulazione degli eventuali incassi aggiuntivi dello Stato derivanti da una limatura, invitando però al contempo il ministro dell’economia a non procedere in tal senso poichè definiscono alto il rischio che comporterebbe un nuovo negoziato con i concessionari, con l’aggio ritoccato in modo unilaterale. Anche per quanto riguarda il Lotto, viene considerato inopportuno procedere in tal senso, visto che l’aggio dovrebbe scendere al 6% (contro l’attuale 6,3%) con la gara del prossimo anno.
In riferimento alle concessioni di scommesse sportive, ippiche e non sportive, i Monopoli sottolineano che nel corso del 2016 scadranno diverse concessioni”, da ottenere “previa interlocuzione con gli organi comunitari, gli interessati dovrebbero pagare: 5mila euro ognuno dei 6mila negozi di scommesse, 3mila euro gli 8mila corner. In totale 54 milioni di euro.
L'obiettivo del governo Renzi sarebbe quindi quello di "dare al gioco ciò che è del gioco" attraverso un plan specifico suddiviso in due parti. La prima parte riguarda la riapertura della Delega Fiscale e l'apertura di n nuovo dibattito parlamentare. La seconda parte del piano è legata alla Legge di Stabilità 2016, che come abbiamo visto in precedenza racchiude alcuni interventi di tipo fiscale estremamente utili alla riorganizzazione del mercato dei giochi.