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Le relazioni tra la "febbre" per le criptovalute e il gioco d'azzardo compulsivo

Secondo alcuni psicologi e psicoterapeuti la comparsa delle criptovalute nel mercato mondiale ha creato una nuova classe di scommettitori che presentano gli stessi problemi psicologici tipici dei giocatori compulsivi. Lo status delle criptovalute, non regolamentato da alcun governo o stato, liberame
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Le relazioni tra la "febbre" per le criptovalute e il gioco d'azzardo compulsivo

Secondo alcuni psicologi e psicoterapeuti la comparsa delle criptovalute nel mercato mondiale ha creato una nuova classe di scommettitori che presentano gli stessi problemi psicologici tipici dei giocatori compulsivi. Lo status delle criptovalute, non regolamentato da alcun governo o stato, liberamente commercializzate attraverso il web in tutto il mondo, fanno sì che il loro uso si diffonda come un’epidemia senza controllo.

Alla fine del 2017 il valore del Bitcoin, regina delle criptovalute, era schizzato a 20000 dollari. Al contempo era cresciuto il numero di utenti che investivano sul mercato dei casinò online. Attualmente il valore del Bitcoin è più ridimensionato e può essere acquistato a circa 6000-7000 dollari per unità, ma sono proprio questi aumenti e cadute volatili del valore delle valuta virtuale a renderla attraente agli occhi degli investitori.

Secondo gli specialisti, il numero di investitori che si comportano come degli scommettitori sta crescendo a ritmo sostenuto. Gli psicologi affermano che questo cambiamento potrebbe avere un effetto devastante sul loro comportamento.

Per il Dr. Walid Abdul-Hamid, direttore clinico e consulente psichiatra presso il centro benessere del Priorato di Dubai, la dipendenza da criptovalute è sempre più comune tra i suoi accoliti, dal momento che rappresenta un’altra forma di scommettere capace di attrarre un pubblico sempre più vasto, qualcosa di simile a quanto avviene per slot machine online.

L’esperto spiega che il disturbo patologico generato dalla compulsività verso le valute virtuali può essere paragonato a quello delle scommesse convenzionali, con la differenza che queste sono “camuffate” come prodotto del mercato azionario. Aggiunge inoltre che le drammatiche fluttuazioni dei prezzi di Bitcoin e delle sue sorelle più giovani, provocano nell’investitore la stessa sensazione di ansia che provano i giocatori d’azzardo quando scommettono su gare o su un evento sportivo.

Una situazione che apparentemente provoca una piacevole sensazione di eccitazione, ma i cui effetti possono portare alla dipendenza oltre ad essere finanziariamente disastrosi”.

La clinica scozzese “Castle Craig”, una delle più importanti a livello europeo per il trattamento delle dipendenze, si sta occupando della “dipendenza da criptovaluta”, che sta destando molta preoccupazione tra i terapeuti.

Uno di loro ha spiegato che l'alto rischio, l'imprevedibilità e l'esito incerto del mercato valutario virtuale forniscono al giocatore problematico la quantità di emozioni di cui ha bisogno e la conseguente fuga dalla realtà.

Diversi medici e specialisti dei centri di trattamento presenti in Europa e in Asia stanno analizzando i problemi derivanti dall’uso criptovaluta inserendoli nei loro attuali programmi di riabilitazione dal gioco compulsivo, in quanto sono convinti che questa forma di dipendenza, paragonabile a quella derivante dal gioco, si stia diffondendo in tutto il mondo.

Sostengono che la dipendenza è comunemente associata ad altri problemi psicologici e dell'umore quali disturbo della personalità, l’abuso di sostanze, disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), stress, depressione, ansia o anche disturbo bipolare.

"La persona avrà grandi difficoltà a resistere o controllare il suo comportamento, come avviene nel gioco d'azzardo, nonostante le chiare perdite subite, e continueranno a giocare/invertire anche se non hanno i soldi per farlo”, spiega lo psicoterapeuta Abdul-Hamid.

Le monete virtuali, essendo “camuffate” come semplice investimento, contribuiscono a far sì che il giocatore non si renda conto della propria condizione, e, soprattutto nei paesi islamici, dove le leggi religiose proibiscono il gioco d'azzardo, le persone si immergono nel mondo delle valute virtuali, in cerca di eccitazione e profitti, ignari dei problemi compulsivi in cui possono ricadere.

I terapeuti affermano che le criptovalute stanno portando allo sviluppo di una forma di dipendenza denominata "Bitcoin Blues", adducendo che sono in crescita i pazienti che presentano i sintomi di questa “malattia” descritta come una “sorta di depressione legata al mondo degli investimenti”.

Riferiscono inoltre che le persone che hanno investito ingenti somme hanno presentato sintomi quali mal di testa, insonnia, perdita di appetito. Coloro invece si sentono attratti dalle monete virtuali ma che ancora non si sono addentrati in questo nuovo mondo, presentano sintomi simili dovuti alla sensazione di aver perso una grande opportunità.

La ricerca suggerisce che attualmente esistono nel mondo più di 13 milioni di persone nel che commerciano attivamente in criptovalute.

Gli analisti sostengono che la cosa migliore da fare in futuro è considerare l’inversione tramite le monete virtuali come un gioco d'azzardo, in modo che il settore diventi sempre più regolamentato e sempre più legittimo e che possa alla fine convertirsi in uno strumento finanziario come molti altri.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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