L'Agenzia delle Dogane e Monopoli in questi giorni ha rilasciato il Libro Blu 2020, si tratta di un report pubblicato annualmente e che tiene conto degli ultimi risultati riscontrati in vari settori come quello delle dogane, accise, giochi e tabacchi.
Gioco, entrate pari a 7,24 miliardi in calo del 36%
Le entrate calcolate sono state di circa 7,24 miliardi di euro, in diminuzione del 36,27% rispetto all'anno precedente. La causa è da ricercarsi proprio nella chiusura dei punti di gioco fisici e nello spegnimento degli apparecchi AWP e VTL, in altre parole le tipologie di gioco che fruttavano più guadagni. Nonostante una massiccia migrazione verso il gioco digitale a distanza, quest'ultimo non è riuscito a controbilanciare le perdite.
Raccolta: gioco fisico in calo della metà. Online in crescita del 20%
Nei dati diffusi dal Libro Blu 2020 figura anche l'andamento della Raccolta nei diversi settori del Gioco. Per quanto riguarda il gioco fisico, la raccolta del 2020 ha subito un brusco calo rispetto agli anni precedenti. A pesare sono state in special modo le chiusure forzate delle agenzie di scommesse, sale gioco e bingo in aggiunta allo stop delle slot machine. Se le previsioni avevano calcolato una Raccolta pari a 74,42 miliardi di euro, la realtà ha visto invece delle cifre quasi dimezzate e cioè pari a 39,15 miliardi di euro. La Raccolta inerente al gioco a distanza, si dimostra invece in crescita, superando le stime precedenti del 20,28%.
Protocolli d'intesa per contrastare gioco d'azzardo
Un tema alquanto importante, e che di recente è stato all'ordine del giorno, è quello delle chiusure imposte dal governo a causa della pandemia, provvedimento che ha causato molti problemi ai gestori, molti dei quali sono stati costretti a porre fine alle loro attività. La chiusura dei punti di gioco fisici, però, ha sollevato anche un altro problema: l'aumento del gioco illegale. Ed è anche di questo che si è parlato nel Libro Blu 2020: “durante i mesi di chiusura del gioco fisico in concomitanza alla diffusione dell'emergenza pandemica, è stato svolto un monitoraggio sull'andamento dei valori economici e quantitativi del gioco on-line. I risultati di tali analisi sono stati comparati nel corso di incontri bilaterali con rappresentanti di omologhe Autorità nazionali e durante il tavolo di lavoro attivo tra i regolatori dei principali Paesi europei. ADM, in qualità di ente che presiede il Comitato per la Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale (CoPReGI), ha siglato protocolli d'intesa su base territoriale al fine di contrastare il gioco d'azzardo, fenomeno in espansione anche a seguito delle misure restrittive imposte dalla pandemia”.
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Minenna: “Servono nuova regolamentazione e regole omogenee per il Green Pass”
Proprio su questi temi è intervenuto il direttore generale di Adm, Marcello Minenna che, nel corso della presentazione del Libro Blu 2020 ha toccato temi spinosi quali quello della necessità di una nuova regolamentazione, dell'illegalità e dell'obbligo di green pass. Sull'illegalità la riforma del Gioco, Minenna è stato chiaro: “Credo che a livello normativo servano razionalizzazione, semplificazione, un testo unico, penso anche alla materia dei giochi, perché avere regole chiare è il primo contrasto all'illegalità. Il primo strumento di vigilanza. In questa prospettiva è evidente che serve anche un'evoluzione organizzativa verso un modello di autorità che sia al passo con i tempi”.
Parole di solidarietà sono state poi rivolte agli addetti ai lavori del settore, che con l'introduzione del Green Pass hanno visto una diminuzione del flusso di giocatori nei punti di gioco terrestri: “Le regole sul Green Pass devono essere omogenee e non devono discriminare il settore del gioco. Ricordo che garantire il gioco legale significa contrastare quello illegale. Sulla riforma non ci sono impedimenti, ma ci sono molte cose da fare, noi ad ogni modo stiamo sul pezzo e stimoliamo adeguatamente il confronto. Ci sono in ballo decisioni che vengono affrontate dal Consigli dei Ministri, non c'è nessun rallentamento, il Governo è impegnato al massimo”.
Durante la pandemia ci sono stati soggetti che hanno ‘vestito' legalmente il gioco creando delle problematiche ma, come ha spiegato la ministra Lamorgese, “ci sono stati anche importanti coordinamenti con l'Agenzia nel Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e interventi sul territorio ad ampio spettro attraverso il Copregi, il Comitato che presiediamo, dove ci sono tutte le forze di polizia. Ci sono stati interventi in 100 Comuni, movimentando migliaia di persone tra funzionari dell'Agenzia e le forze di polizia, con la chiusura di numerose sale illegali”.