L'avvio era previsto per gennaio 2021, dopo lo slittamento causato dalle restrizioni legate all'emergenza sanitaria. Oggi, però, la lotteria degli scontrini potrebbe essere nuovamente a rischio. A chiedere che sia ulteriormente rimandata è Consumerismo, che pone l'accento su un dato di fatto: molti esercenti non possiedono adeguati registratori di cassa. I ritardi, la poca partecipazione e la confusione hanno fatto sì che la lotteria partisse già con un flop.
Il Governo, infatti, non ha tenuto conto delle difficoltà relative agli elevati costi per dotarsi degli strumenti adatti e per mettersi in regola, e questo ha certamente causato dei problemi. Il risultato è che una gran fetta della popolazione risulta esclusa dalla lotteria. Ma non solo: Consumerismo afferma anche come il tutto porti a un problema di discriminazione tra gli utenti. Infatti, i cittadini che risiedono nelle grandi città, dove è più alto il numero di esercizi, ad esempio nei supermercati e nei grandi store, e che hanno adeguato i registratori di cassa, sono certamente favoriti e avranno maggiori possibilità di vincere i premi in palio, rispetto a chi vive in piccoli comuni o aree montane.
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Dunque, innanzitutto si tratterebbe di un'iniziativa commerciale che richiede uno sforzo economico molto pesante ai commercianti, molti dei quali, ad oggi, non potrebbero permetterselo. Inoltre, non dimentichiamo la serie di carenze e difficoltà di tipo tecnico, e anche una certa discriminazione tra gli utenti. I problemi, però non sono finiti. Consumerismo, infatti, solleva anche la questione della privacy dei cittadini. Con tale lotteria, infatti, verrebbe raccolto un gran numero di informazioni sulle abitudini e le capacità reddituali dei cittadini. Questi dati, se finiti nelle mani di cyber-criminali, potrebbero mettere a serio rischio la sicurezza dei cittadini. Altro ambito in cui dovrebbe intervenire il Governo, evitando falle e proteggendo le informazioni raccolte tramite gli scontrini.
Per tutti questi motivi, anche Codacons si muove sulla stessa lunghezza d'onda di Consumerismo. Il presidente Rienzi, che aveva già espresso le sue perplessità, ha annunciato un probabile avvio di azioni legali.