Il gioco, in tutta Europa e nel mondo, sta vivendo una importante fase di transizione. In alcuni casi di crescita esponenziale e smisurata, in altri, invece, con brusche frenate che possono complicare, e non poco, il futuro del settore: è eclatante, in questo caso, la situazione dell'Italia che, dopo il Decreto Dignità e le azioni del Governo, rischia di subire un gravoso danno economico. Però, in Europa, ci sono anche altre storie.
A Malta, per esempio, e questo potrebbe o dovrebbe essere un monito per realtà molto più grandi, l'industria del gioco ha contributo alla crescita economica del Paese nel 2018 in maniera decisiva: il mercato, in un anno, è cresciuto del 12% rispetto al 2017, e il solo settore online dell'industria ha confermato il proprio ruolo cardine con un valore aggiunto che a lordo ha registrato un tondissimo 13,2%. Quello del gioco si è dunque imposto come il terzo settore maltese più produttivo, grazie anche all'apporto di due colossi del gambling online come StarVegas e StarCasinò, oltre al contributo di LeoVegas.
I posti di lavoro indeterminati prodotti dall'industria del gaming sono stati 6.794, l'88% dei quali impiegati in tutto il settore dell'online. La crescita economica ha pesato quindi anche sull'espansione dell'impiego. I posti di lavoro collegati al settore, pur non direttamente impiegati, sono 33.000. E il 2019 ha prospettive di crescita clamorose.
Nel 2018 il settore gaming ha prodotto un gettito di 1,4 miliardi di euro, un valore che è il 12,1% in più rispetto al 2017. Alle casse statali maltesi sono arrivati dunque 67 milioni di euro, secondo le stime della Malta Gaming Authority nel Bilancio 2018 redatto sul trend del settore giochi. Nel 2019, secondo le stime, ancor di più nel 2020, la crescita dovrebbe continuare, salendo in una percentuale compresa tra il 10 ed il 14%. Gli operatori esistenti, inoltre, sono intenzionati ad aumentare gli investimenti, aumentando la spesa tra l'8 ed il 10% nel prossimo biennio.
Grazie al nuovo sistema di licenze voluto a Malta, gli operatori già in possesso di licenza, intenzionati ad offrire altre tipologie di giochi online, hanno dovuto richiedere l'approvazione di un'altra licenza. L'Autorità, a questo proposito, ha ricevuto un numero minore di richieste: 209 contro le 220 dell'anno precedente. 93 sono quelle ottenute, a differenza delle 165 dell'anno precedente. Il resto è, oggi come oggi, ancora in fase di valutazione. Nel 2018 37 licenze sono state chiuse su richiesta degli operatori. L'Enforcement Authority ha sospeso 4 licenze e annullato invece otto di queste per violazioni delle normative. Le otto licenze sono state poi respinte dalla MGA. A fine anno 2018 275 società di gioco online erano con licenza maltese: 207 con B2C e 68 con B2B.
Crescono anche i conti di gioco online: erano 14 milioni quelli nel 2017, lo scorso anno invece sono stati 18,1: l'incremento è chiaro, +29,6%. Le nuove registrazioni, e l'aumento del numero, riflettono l'espansione di conti nuovi. Il numero annuale di conti, infatti, ha raggiunto quota 12,3 milioni nel 2018, con una crescita del 27,7%.
Una crescita a dir poco spaventosa e ancor più significativa alla luce del trend degli altri paesi europei: il modello maltese ha prodotto un salto di qualità nell'intero settore del gioco, destinato, giocoforza, grazie a politiche lungimiranti e mirate, a produrre risultati positivi per tutto il sistema economico reale dell'Isola.