I social games hanno fatto ormai la loro comparsa su tutto Internet. Mentre il mondo del gioco d’azzardo con soldi reali stentava, un po’ come gli utenti di Windows 2000 nel lasciarsi dietro la lentezza dei modem a 56k, l’industria del settore ha deciso di puntare di più sul modo dei giochi social, tra cui ovviamente il poker.
Infatti, parte della generazione che ha visto un incremento esponenziale nel numero dei giocatori di poker Texas Hold’em, si è avvicinata a questo mondo proprio attraverso giochi con soldi finti offerti da piattaforme come Yahoo (ve li ricordate?) prima di trasferirsi alle rispettive versioni con soldi reali.
Nel frattempo, con la crescita di Facebook e l'esplosione dei social games, come Zynga Poker ed il più recente Bingo Friendzy, si è avuto un tentativo da parte delle compagnie di guadagnare con i social games. Più recentemente, le versioni con soldi veri sono comparse su app come My Vegas e JackpotJoy.
Ma dove iniziano gli clementi sociali del gioco e dove finiscono quelli relativi al gioco d’azzardo? Con l'assottigliamento di questa linea, si sta evolvendo il concetto di giocatore d'azzardo? I social games stanno contribuendo a ridurre la “diffamazione” presente sul gioco d'azzardo, se ci si siede davanti al pc per 12 ore per giocare ad uno di questi giochi, non si è in egual modo un giocatore?
Una cotta per Candy Crash
I giocatori di social apps, come Candy Crash Saga (il gioco più popolare di Facebook dello scorso anno) possono giocarci gratuitamente, ma passati i primi livelli si ritrovano a dover sbloccare nuovi livelli o a farsi inviare vite extra dagli amici di Facebook.
Gli obiettivi sono gli stessi, passare il maggior tempo possibile e raggiungere quanti più traguardi possibili. Questi traguardi poi possono essere condivisi con gli amici sui social media.
Le compagine di gioco d'azzardo si stanno muovendo in questa direzione. I siti di poker online, nelle loro più recenti versioni dei giochi, prevedono traguardi da raggiungere che vedono i giocatori premiati con meriti ed immunità, nel caso ad esempio riescano a far uscire dal tavolo 10 giocatori, battere un poker d'assi, ecc.
Il Dr. Mark Griffiths è un professore al Gambling Studies at Nottingham Trent University’s International Gaming Research Unit. Ha notato una grande somiglianza con quanto visto nel 1991 quando associò per la prima volta i videogiochi al mondo del gioco d'azzardo, con le reazioni ovvie delle compagnie del settore.
“Quello che cercavo di dire era che la differenza tra i processi mentali che coinvolgono un giocatore di videogiochi ed uno d'azzardo, è molto sottile”, ci ha detto. “[l'unica differenza sta nel fatto che], le slot machine sono utilizzate per ottenere soldi, i videogiochi per ottenere punti. In effetti, i giocatori di slot machine usano i soldi per ottenere un certo punteggio, ovviamente il gioco richiede un certo ammontare di denaro.
Ogni giocatore incallito di fruit slot machine che ho conosciuto durante la mia ricerca nel 1980 diceva, sappiamo che perderemo ogni singolo penny nel lungo periodo, quello che facciamo è massimizzare le giocate su una sola macchina”. La filosofia dei giocatori di slot, dice il Dr. Griffiths, era quella di passare più tempo possibile seduti alle slot per aumentare le probabilità di ottenere una vincita; un approccio identico a quello dei giocatori di videogiochi.
“Le persone ovviamente devono pagare per ottenere dei crediti nei nuovi social games, nonostante stiano giocando a Texas Hold’Em poker o a Slotmania, [una slot app free-to-play]”, aggiunge. “Stai comprando della moneta virtuale, ma non stai perdendo soldi veri, i compartimenti ed i principi psicologici coinvolti ti spingono a giocare ed a giocare ancora. “Questo è il motivo per cui in giochi come Slotmania si vince più del 100% di ciò che si punta. Se fosse cosi anche nella realtà, essere un giocatore d’azzardo converrebbe.
Probabilità differenti
In una recente intervista al sito di slots online VegasSlotsOnline.com, la matematica Diane Gruber ha sottolineato il fatto che le social slots sono in grado di modificare le probabilità in favore del giocatore in modo da garantirgli vincite migliori.
“Puoi controllare completamente l’esperienza di gioco del giocatore”, ha detto. “Puoi rendere più giocate consecutive vincenti, puoi garantire volatilità un po’ come con le montagne russe, puoi cambiare il RTP (percentuale di ritorno al giocatore) in modo che vincano tutto il mese e si rovinino nel giorno di paga”. Il Dr. Griffiths sostiene che il comportamento ed il condizionamento sociale delle social slot e dei social games non è differente dal gioco d’azzardo con soldi veri, fatta eccezione per il fatto che tu non stai rischiando soli veri”.
“Ad un certo punto però, il giocatore potrebbe pensare: “Mio Dio, se avessi giocato con soldi veri avrei vinto tutti questi soldi. C’è sempre la possibilità che le persone possano pensare che giocando soldi veri si abbiano le stesse probabilità di vincere che si hanno con i social games. Naturalmente, non è il caso di tutti.”
La dipendenza da social games
Infatti, ci sono certamente segni di dipendenza da parte dei giovani per i cosiddetti freemium games, ovvero giochi in cui inizi a giocare gratuitamente ma che poi richiedono investimenti per poter procedere con i progressi, che hanno portato a molte storie di ragazzi che utilizzavano in modo sconsiderato le carte di credito dei genitori.
Nel 2013, due ragazzi hanno speso più di 3.000 dollari per comprare animali virtuali in un popolare social games. Tutto ciò di cui hanno avuto bisogno è stato una semplice, e tra l’altro facile da ricordare, password. Solo quando il padre, un giocatore di rugby inglese, ha ricevuto la fattura da iTunes si è accorto di ciò che stava accadendo. Nei miei anni di lavoro sulle dipendenze dalla tecnologia, ho vito moltissime persone passare ore ed ore in questo modo a causa delle tecniche psicologiche utilizzate dai giochi”, sostiene il Dr. Griffiths.
“Le persone non devono per forze perdere i loro soldi…. Ti poso dire che se sei un giocatore di poker online ed anche se sei in vincita, se passi magari 14 ore al giorno facendo questo, allora hai un problema”. “Non è solo una questione di perdere soldi” il tempo sprecato può avere un impatto notevole sulla vita di qualcun altro.”
La monetizzazione dei social games
Negli ultimi anni, tutte le compagnie che offrivano un social game popolare, sia esso Chumba World, Zynga Poker o Candy Crush Saga, hanno tentato di monetizzare i propri giochi. Il gioco Chumba World, ad esempio richiama i giochi popolari “sim” degli anni ’90 come The Sims o Theme Park. Nel gioco, si deve costruire e gestire un casino virtuale, con giochi come la roulette ed il blackjack.
Il gioco social e la legislatura
È interessante notare come, nonostante giochi come Chumba World siano stati sviluppati Down Under, in base alla Australian Interactive Gambling Act 2001 sia i giochi d’azzardo che richiedono di investire soldi sia quelli che invece permettono di scommetterli sono considerati illegali.
Un caso simile riguarda la nuova licenza sul gioco d’azzardo in Nevada, in cui è stata recentemente introdotta una nuova clausola per supervisionare una nuova ondata di siti di poker, e per governare il gioco d’azzardo social. Non c’è alcuna distinzione invece in UK.
“Per quanto riguarda il gioco d’azzardo social al momento, a causa del fatto che non si sta giocando per soldi, la Gambling Commission ha determinato che non è necessario un regolamentato”, sostiene il Dr. Griffiths. “Non credo che ci siano dati empirici o scientifici a sufficienza per dimostrare che ce ne sia bisogno [ma] è un problema che sto notando, stanno notando molte persone e che la Gambling Commission ha promesso di tenere sotto controllo. “Certamente, quello che stiamo osservando è una diminuzione sempre più evidente dei confini tra il gioco d’azzardo, il gioco d’azzardo social ed i social games”.
Linee sfocate
Di fatto, dove i pionieri del gioco d’azzardo social hanno fallito è nel tentare di monetizzare i loro giochi nel modo sbagliato. Zynga Poker, l’operatore di poker online con il maggior numero di utenti in assoluto, ha tentato la sorte con il poker con soldi veri.
Nonostante la conversione in poker con soldi veri nel 2013, il client, ZyngaPlusPoker è stato chiuso quest’anno in UK. Per ora, il flirt con il gioco d’azzardo con soldi reali è finito. “Penso che [l’industria] si sia puntato su un nuovo tipo di giocatore pronto per i giochi d’azzardo social. A quanto pare ciò non è avvenuto”.
Sembra che la distinzione tra il giocare d’azzardo online con soldi veri, ed il giocare con giochi social che richiedono tempo e soldi sia destinata a sfocarsi sempre più, fino a che il gioco d’azzardo on line non sia diventato un po’ più accettabile.