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Rapporto Annuale UIF: il settore del gambling oggetto di infiltrazioni mafiose

Il rapporto annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), istituita presso la Banca d’Italia, rilancia l’allarme del rischio di riciclaggio e pratiche collusive nel settore del gioco. Il report UIF dal titolo "Le linee di intervento della nuova re
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Giada Benazzi
18 dic 2018
Rapporto Annuale UIF: il settore del gambling oggetto di infiltrazioni mafiose

Il rapporto annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), istituita presso la Banca d’Italia, rilancia l’allarme del rischio di riciclaggio e pratiche collusive nel settore del gioco.

Il report UIF dal titolo "Le linee di intervento della nuova regolamentazione antiriciclaggio nel settore del gioco", analizza l'evoluzione della regolamentazione antiriciclaggio nel settore del gioco relazionata alla crescita che il segmento ha registrato negli ultimi anni e ai rischi connessi alle sue potenzialità di trasferimento monetario e di infiltrazione criminale, evidenziati in sede di analisi condotta dalle autorità competenti, anche in ambito internazionale. Negli ultimi tempi l'AAMS e le piattaforme di casinò online hanno svolto un lavoro egregio per contrastare le potenziali infiltrazioni, ma l'espansione economica del settore, ha trasforamato il gambling in una nicchia estremamente interessante per investimenti e attività di washing.

Il testo sottolinea come “in ragione dei rilevanti flussi finanziari da cui è caratterizzato, il settore dei giochi e delle scommesse è oggetto di concrete e potenziali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata”. “Numerose indagini investigative evidenziano il carattere sempre più capillare e pervasivo di tale fenomeno” e conferma, fra le modalità più frequentemente utilizzate dalle consorterie criminali nel settore dei giochi online, delle slot machine e delle scommesse sportive, “l’infiltrazione attraverso prestanome in seno a società che gestiscono le scommesse e le sale gioco”.

Per quanto riguarda le ispezioni nei comparti del trasporto valori e dei giochi il rapporto evidenzia che “gli accertamenti svolti sugli operatori di gioco hanno confermato la necessità di interventi normativi a fini antiriciclaggio, volti a responsabilizzare la rete distributiva degli esercenti e gestori e a mitigare i rischi insiti in alcune tipologie di gioco, quali le Video Lottery Terminal, in ragione dell’elevato utilizzo di contante sotto soglia e della scarsa tracciabilità delle operazioni. La potenziale connessione con flussi di denaro contante di dubbia origine stata riscontrata anche alla base di alcune segnalazioni inoltrate da operatori di gioco e riferite ad anomale concentrazioni di incassi di ticket emessi da Video Lottery Terminal (VLT)”.

Sono le peculiari modalità di funzionamento di tali apparecchiature a renderle particolarmente vulnerabili al rischio di utilizzi impropri: “l’utente può infatti attivare il gioco mediante diretto caricamento di banconote nella macchina e successivamente interrompere la sessione in qualsiasi momento, ottenendo la restituzione del credito residuo dietro presentazione di un ticket stampato direttamente dalla VLT. Ne consegue che, in linea teorica, tali apparecchiature offrono la possibilità di conferire apparente legittimazione a somme di denaro contante di origine ignota, garantendo la trasformazione in ticket al portatore, a loro volta liquidabili mediante bonifici o assegni circolari”.

In riferimento al gioco online, il rapporto UIF segnala che “pratiche collusive poste in essere da clienti dediti ai cosiddetti skill games, giochi caratterizzati dalla prevalenza dell’abilità del giocatore rispetto alla componente aleatoria. Dette pratiche sarebbero utilizzate per giocare in modo concentrato a danno di terzi partecipanti al torneo, oppure per dissimulare trasferimenti di denaro”.

Inoltre come rilevato anche nel documento sull’Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, “è ritenuta rischiosa la possibilità di utilizzare piattaforme informatiche gestite da società straniere prive di autorizzazione, dato che i relativi flussi finanziari sfuggono al monitoraggio delle autorità italiane. A tale attività fanno da corollario fenomeni di furto dell’identità digitale, finalizzati all’attivazione di conti di gioco alimentati da carte di pagamento sottratte e impiegate per simulare attività di gaming la cui unica finalità è quella di consentire un trasferimento di disponibilità tra i giocatori e la connessa monetizzazione”.

Giada Benazzi

Ruolo: Copywriter e Public Relation Specialist
Specializzazione: Recensioni casinò e slot

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

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