Il mondo del gioco sta affrontando enormi cambiamenti dovuti inevitabilmente alle conseguenze della pandemia. È vero, le zone bianche permetteranno la riapertura e i numeri fanno ben sperare, perché i trend sono in ripresa. Ma è altrettanto vero che qualcosa sia cambiato per sempre, inesorabilmente. Non soltanto per quanto riguarda la massiccia crescita del comparto online, ma anche per nuove regolamentazioni in termini di norme e sgravi fiscali.
La filiera ha bisogno di una mano tesa da parte del governo e di nuove decisioni. I prossimi punti da affrontare sono stati discussi nell'ambito di un confronto sugli interventi attraverso i quali operare un riordino dell'offerta di servizi di gioco terrestre. A presentare le proposte all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata Snai, uno dei principali operatori del gioco legale in Italia.
Quali sono i punti da affrontare, allora, in concomitanza con le riaperture del gioco su territorio? Le prime migliorie da apportare riguardano la lotta al gioco illegale in Italia e allo sviluppo di possibili dipendenze. Nel documento di SNAITECH si legge come “Il contrasto all'illegale – comunque funzione della coerenza dell'offerta regolamentata con la domanda esistente - richiede un ulteriore incremento della capacità di controllo sul territorio anche attraverso la programmazione di un adeguamento tecnologico degli apparecchi opportunamente e tempestivamente condiviso. Ciò rafforza la raccomandazione di mantenere gli attuali canali distributivi generalisti quale diga nei confronti dell'offerta illegale e irregolare”. Per quanto riguarda la lotta al gioco minorile e allo sviluppo di dipendenze è opportuno inserire una regolamentazione migliore sull'età e sul controllo dei comportamenti. Anche grazie alle ultime tecnologie dell'intelligenza artificiale, sul comparto online, è possibile tracciare schemi di comportamento irregolari.
L'obiettivo è proprio di implementare le tecnologie ed applicarle al gioco su territorio. Un altro punto importante del piano riguarda la diversificazione dell'offerta di gioco fisico. L'obiettivo è di trasformare i punti di gioco in vere e proprie Gaming Halls dove si possono trovare tipologie di gioco differenti tra loro e complementari, ampliando così di netto l'offerta. Un ultimo argomento è il recupero del gioco ippico. Nel documento si legge: “Il settore dell'Ippica attraversa, una grave crisi motivata, tra le altre ragioni, dalla difficoltà di reperire autonomamente risorse a sostegno della filiera considerato il drastico calo della raccolta delle scommesse sulle corse dei cavalli, storicamente primaria fonte di finanziamento del settore”. Tra le migliorie da apportare in merito quella maggiormente degna di nota è l'equiparazione del prelievo erariale tra le scommesse ippiche e quelle sportive a quota fissa.