Giovanni Tria, Ministro dell'Economia, in un documento firmato per il Ministero delle Finanze per il prossimo triennio, ha dettato i punti cardine di quella che dovrebbe essere la deadline da seguire per il gioco pubblico: elevare la qualità dell'offerta, contrastare sistematicamente l'offerta illegale, tutelare i minori e lavorare all'approvazione di una riforma per l'intero settore.
Il settore dei giochi pubblici, come ovvio, è finito tra le priorità generali del Ministero delle Finanze e nell'atto firmato dal Ministro si ricorda che ciascuna componente dell'Amministrazione finanziaria, esercitando le attività istituzionali di propria competenza, deve contribuire all'attuare tutte quelle misure contenute negli ambiti di azione, tra cui quelle relative al capitolo IV del sopracitato documento, ovverosia quello che si focalizza sulla materia del gioco.
Si parla, in merito al documento “Atto di indirizzo delle politiche fiscali 2019-2021”, di legalità negli ambiti di competenza, riferendosi a tutte quelle attività dirette a presidiare le esigenze di legalità relative a scambi internazionali, per far sì che nel settore venga assicurato un ambiente di gioco quanto più corretto e responsabile. Il tutto per la difesa dei cittadini, delle imprese e del territorio nei relativi ambiti di competenza. E nell'elevare l'offerta qualitativa dei giochi pubblici, una attenzione particolare viene rivolta ai soggetti vulnerabili, da proteggere, ed all'offerta illegale del gioco, da combattere ed estirpare. Nel documento viene più volte chiarito che assicurare un ambiente di gioco corretto e pulito per le attività - come già avviene sulle piattaforme di casinò online con licenza AAMS - è il primo passo per una sistemazione del comparto. Come ovvio la necessità di insistere sul divieto di gioco ai minori è ribadita con veemenza. Ora la palla passa all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che dovrà, nel prossimo triennio, lavorare al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Ministero.
Sarà infatti compito dell'ADM fornire supporto al Governo per regolamentare il settore dei giochi e questo lo si fa in un solo modo: conoscendo le abitudini di gioco della popolazione, per massimizzare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco cosiddetto patologico.
Il tutto tramite uno sviluppo del sistema di monitoraggio dell'offerta da gioco tramite l'evoluzione della banca dati sui giochi e l'integrazione coi sistemi delle altre autorità coinvolte nella casistica, per verificare l'andamento del volume di gioco, la sua distribuzione sul territorio nazionale e focalizzandosi sulle aree a rischio di concentrazione di giocatori affetti da disturbi patologici o comunque compulsivi nei confronti del gioco d'azzardo. La priorità resta il rafforzamento del controllo sui divieti ai minori, con l'ausilio delle Forze dell'Ordine, in riferimento al controllo sugli esercizi muniti di meccanismi idonei per impedire ai minori di età di accedere al gioco, sistemi già adottati con successo dalle misure per la lotta al gioco minorile adottate da tutti gli operatori online, tra i quali spiccano i sistemi adottati da StarVegas e StarCasinò. Sempre più centrale lo scopo della tessera sanitaria. In ultimo, ma non per importanza, la promozione di studi ed analisi per formulare proposte di normative e contribuire così all'attuazione di quanto già previsto nel Decreto Dignità, per realizzare una complessiva riforma e riordinare il settore. Ma prima, parola d'ordine, eliminare ogni rischio ed ogni forma di illegalità, non ultimo il pericolo di frode all'Erario.