Il peggio sembra alle spalle: nel nuovo dpcm l'istituzione della zona bianca, a basso tasso di contagio. Prevederà la riapertura delle sale da gioco
L'incubo sta per finire anche per il mondo del gambling. Il 2020 è stato un anno letale e le perdite incommensurabili. Certo, il settore dei casinò online italiani AAMS ha fatto sì che le lacune fossero ammorbidite, ma da solo non può reggere diminuzioni di investimenti e ricavi. Da solo, soprattutto, non può salvare un'industria che ha invece bisogno di risposte serie. Risposte che arrivino dall'alto, da chi per mesi ha ignorato le richieste di aiuto e le urla disperate.
L'offerta di gioco pubblico su territorio rischia di assottigliarsi sempre di più fino a scomparire del tutto. Significa negare il diritto ludico al cittadino, significa mandare in fallimento numerose aziende, significa soprattutto dover rinunciare a decine di migliaia di posti di lavoro in tutto lo Stivale.
Non sono invenzioni, sono stime in numeri: qualora la chiusura si protraesse oltre il 15 gennaio, si stima una perdita di ricavi netti del 2% a settimana. Sulla linea, insomma, non ci sono le tasche immaginarie di presunti ricconi. Ci sono 10 mila posti di lavoro a rischio.
Il settore online fa da paracadute ma non salva l'intero settore. Che, dal suo punto di vista, non resta immobile. Anzi. Tutti gli operatori, tutte le aziende, si stanno adoperando in queste settimane per garantire rispetto di rigidissimi protocolli. Si sono dichiarati disposti a seguire qualsiasi linea guida il governo detti, hanno messo a punto importanti investimenti per ripartire. Ma ora attendono risposte certe. In termini di riaperture innanzitutto ma non solo: dopo, servirà un piano preciso per ammortizzare le perdite, attutire la caduta. Sgravi fiscali, ristori anche per chi era rimasto fuori dal Decreto (i produttori delle macchine) sono obbligatori.
🟠 Come si entra in zona bianca
Il Governo sembra disposto ad accontentare almeno la richiesta di riaprire: è molto probabile, se non sicuro, che nelle regioni di colore bianco i centri scommesse e le sale da slot potranno riaprire in sicurezza.
Come si entra in fascia bianca? Nel comunicato pubblicato dal Governo dopo il CDM del 14 gennaio si legge: "Viene istituita una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico".
C'è ancora tanto da lavorare e tanto per cui lottare, ma qualcosa si muove e all'orizzonte c'è la speranza che il peggio sia alle spalle.